
Utah on the road. In viaggio da Moab a St.George

Quattro giorni sono il minimo per visitare lo Utah. Avendo avuto più tempo a disposizione mi sarei fermata, non solo per la notte, nella cittadina di Moab. Questa è il punto di riferimento di escursionisti ed amanti della natura, da qui parte ogni tipo di tour per visitare tutte le meraviglie di questo incredibile Stato americano. Viaggiando da Moab verso St. George molte sono le curiosità, luoghi d’interesse da visitare e da conoscere su questo incredibile percorso nello Stato dello Utah.
Quando si viaggia on the road il tempo si dilata, si entra in una dimensione dove lo scorrere del tempo non ha più importanza. Ciò che veramente conta è il viaggio, il percorso, la strada. Anche questa volta per Paolo e me è così, un altro viaggio su una delle strade più coinvolgenti degli Stati Uniti d’America.
Utah da Moab a St. George.
Hole N” The Rock
Arrivati dalla Monument Valley e visitato il picco di Dead Horse Point ci dirigiamo all’ Arches National Park. Sulla Highway 191 troviamo qualcosa di veramente insolito: l’ Hole N” The Rock che si presenta come una roccia enorme con una scritta bianca al centro. Questa è la “cosa” più kitch che sipossa trovare qui, ma allo stesso tempo, scatena la fantasia di quelli che come me amano le storie insolite. Letteralmente Buco nella Roccia, è un’attrazione turistica eccentrica, un pò come lo sono gli americani, che genera interesse a chiunque viaggi sulla Highway 191.

Nel parcheggio davanti al General Store, c’è un’istallazione dell’artista Lyle Nichols di Palisades. E’ una Jeep creata con materiali di riciclo metallici, ricoperta interamente di vecchie targhe e la particolarità sono le ruote, create con dadi, bulloni, ferri di cavallo, catene di biciclette, forbici e una chiave inglese gigante.

Tutt’intorno alla grande costruzione di roccia c’è un giardino desertico dove sono collocate alcune “stranezze” tipo un giardino di cactus zen, un drago di pietra, un antico sassofono appeso alla recinzione di un piccolo zoo interno dove un cartello dice.: ” Il nostro zoo è progettato per nutrire e interagire con gli animali. La tua visita sarà molto più divertente se avrai un secchio di prelibatezze dello zoo da condividere. Gli animali sono venuti per anticipare e apprezzare le tue prelibatezze! “
Scopro che in realtà il Hole n” the rock è una casa, o per lo meno lo era. Scavata nella roccia circa 100 anni fa dalla famiglia Christensen misura più di 1500 mq ed è visitabile. 14 stanze arredate con oggetti stravaganti e moquette a terra, era la casa di una famiglia eccentrica che desiderava vivere qui, in questo bizzarro posto dove si trovano all’interno altrettante bizzarrie. La roccia in cui è costruita si chiama Entrada Sandstone ed è una formazione tipica di questa zona, risalente al Giurassico.
A sostegno della famiglia Christensen, Hole N “The Rock fungeva da tavola calda e ristoro per minatori di uranio e gente del posto alla disperata ricerca di momenti di divertimento e liberazione dalle preoccupazioni dovute alla Depressione, al Proibizionismo e alla Seconda Guerra Mondiale.
Oggi è solo una casa museo, un luogo simpatico ed eccentrico dove fermarsi un’oretta per tutti i viaggiatori della Highway 191.
Utah Moab St. George

La Old Spanish Trail

La Old Spanish Trail è una antica strada usata per il commercio che collegava il New Maxico alla California passando per il Colorado, lo Utah e il Nevada. E’ lunga circa 2000 km e attraversa praterie sconfinate, deserti e passi di montagna. Il Vecchio Sentiero Spagnolo era originariamente tracciato da animali, poi nativi americani e successivamente da commercianti spagnoli. Ha più percorsi e attraversa centinaia di miglia attraverso il centro dello Utah, dall’estremo angolo sud-orientale dello stato attraverso Moab e Green River .
Il sentiero intreccia una storia di sopravvivenza nel deserto e fiorente commercio. Il mezzo di trasporto ideale era il mulo. I cavalli sono l’animale più associato al West americano, ma “i muli sono molto più adatti per il duro condizionamento dei cavalli“, dice Bob Leonard, archeologo forestale. Sono più resistenti, hanno pelli più spesse e possono viaggiare più a lungo senza acqua e in questi luoghi non se ne trova tanta.

Leonard suggerisce di fermarsi lungo la SR 25 a nord di Johnson Valley e Fish Lake. Ci sono pannelli didattici per conoscerne meglio la storia circondati da quattro bandiere, ciascuna rappresentante una nazione che ha utilizzato l’Antico Sentiero Spagnolo.
E’ emozionante viaggiare su questa strada, vi capiterà se passate da queste parti di farne un piccolo tratto nello Utah. Hanno incominciato ad usare questa tratta nella seconda metà del 1700 fino a fine 1800. E probabilmente hanno usato i già esistenti sentieri battuti dai nativi americani. Quando viaggerete e vedrete il cartello Old Spanish Trail, pensate a quante carovane, cowboy, sparatorie, esplosioni e carri merci sono passati da qui.
Signori, siamo nel West!
Dixie National Forest e Red Canyon

Viaggiando sulla strada, da Moab diretti a St.George, poco dopo il Bryce Canyon si incontrano le magnifiche distese di rocce rosse e alberi di conifere della Dixie National Forest di cui il Red Canyon fa parte. La strada attraversa questo immenso parco a pochi km dalla graziosa cittadina di Panguitch. Essendo molto vicina questa zona è un piccolo Bryce in miniatura. Qui è un vero piacere per gli occhi, i colori sono incredibili e se avete tempo fermatevi in qualche piazzetta di sosta a fare delle fotografie. Il panorama è splendido ed è doveroso passare in auto sotto gli archi di roccia rossa.
Siamo sulla Road 70 , nella Dixie National Forest.

La Dixie è una foresta nazionale, occupa quasi 8.000 km quadrati e si allunga per circa 270 km attraverso lo Utah meridionale. In queste terre gli estremi delle temperature possono essere impressionanti, in estate superano i 38 °C vicino a St. George mentre le minime invernali superano i -34 °C sulle cime dell’altopiano, uno dei più alti d’America.
Sì perchè la Dixie ha un territorio che varia da desertico, caratterizzato dall’incredibile roccia rossa alla montagna più estrema, ricoperta di conifere. Le distese di alberi si riescono a vedere anche dalla strada, ginepri, pioppi, pini e abeti colorano il percorso rendendo il contrasto cromatico impressionante.
Utah on the Road

Abbiamo percorso questa strada magnifica in un pomeriggio di ottobre inoltrato. Il sole era basso, intento ad illuminare con forza le rocce, i campi e le case che incontravamo sul percorso. Qui i paesaggi cambiano costantemente, dal deserto brullo dai colori roventi si passa in pochi minuti a fitte distese di boschi. Poi la montagna, in lontananza, con le sue cime già innevate. Tante fattorie, qui li chiamano farm o ranch, dove vedi pascolare cavalli e manzi sonnecchianti dietro alle lunghe staccionate che delimitano gli acri terrieri.
Passano le ore sulla strada e neanche te ne accorgi, con la macchina fotografica in mano guardi fuori dal finestrino senza pensare a niente, solo osservando il paesaggio che scivola davanti ai tuoi occhi, ascoltando il rumore delle miglia che scorrono. E’ in questi momenti che posso finalmente rilassarmi, non dover essere nessuno se non me stessa. La strada che si muove in fretta sotto di me non chiede nulla, mi da solo pace e quella consapevolezza di esistere che poche avventure possono offrirmi. Questa è la mia passione, questa è la mia terapia.

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Il fuso orario tra Arizona e Utah è molto particolare. Chi viaggia tra queste terre deve necessariamente ricordare che la riserva Navajo in Arizona e lo Utah hanno lo stesso orario (se a Moab sono le 8 alla Monument Valley sono le 8), il resto dell’Arizona non applica l’ora legale quindi per tutto l’anno c’è l’ora solare. Tra i confini della riserva invece troverete l’ora legale.
Se in California e Nevada sono – 9 ore rispetto all’Italia, Arizona e Utah sono – 8. Siccome i telefoni e internet non funzionano sempre in queste zone, difficilmente avrete l’ora esatta su qualsiasi dei vostri display. Prima di partire, quando state organizzando il viaggio, guardate già che ora sarà nelle varie tappe che andrete a fare. Quando arrivate nei pit stop, per essere sicuri, chiedete sempre l’ora! 🙂


CONSIGLIO SPASSIONATO: quando siete in Utah e da Moab dovete arrivare al Bryce e oltre, non fate la strada più breve, risparmierete solo una mezz’oretta. Prendete invece la strada panoramica che passa per Panguitch tra il Red Canyon e la Dixie. I paesaggi sono mozzafiato, la Scenic Byway 12 una delle Scenic Road più belle degli Stati Uniti.
Passando per Panguitch
Sulla US89 incontriamo Panguitch. Questa minuscola cittadina abitata da neanche 2000 persone è un altro dei posti strategici dove fermarsi, anche per la notte. E’ in pieno stile western, con edifici in mattoni rossi realmente antichi. Infatti è stata fondata dai mormoni nel 1864 e pare sia una delle cittadine con più densità di edifici storici nello Stato. Qui troverete sicuramente alcuni Motel storici, ancora gestiti a livello familiare.
La cittadina ha tutto lo spirito pionieristico del vecchio West, tra edifici con insegne stile Far West e carri ai bordi delle strade. Gli edifici si affacciano sull’unica strada maestra e il suo fascino rurale la rende una tappa perfetta per passarci la serata e la notte.
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St. George e il Tempio dei Mormoni

Arriviamo finalmente a St.George, la nostra meta. Questa cittadina è un punto strategico per chi viaggia, da qui si arriva e si parte per Las Vegas o verso nord, nel Montana. Tappa utile per chi sta tornando dalla visita al Parco dello Yellowstone e ha bisogno di trovare un posto dove dormire prima di raggiungere Nevada o l’Arizona. Immersa all’interno di un paesaggio dai colori maestosi, circondata da monti imponenti e costoni di pietra arenaria rossa tipici del deserto, tra palme le cui chiome ondulano al ritmo del vento, non stupisce il fatto che St. George è stata nominata da National Geographic, uno dei 50 luoghi più belli in cui vivere.
La cittadina è per lo più abitata da mormoni, nel 1860 cominciarono i primi insediamenti con l’arrivo di Brigham Young, loro capo, che vi giunse per chiedere l’indipendenza economica per i suoi fedeli. Qui ancora c’è una grande comunità mormone e vale la pena fermarsi al Tempio della Chiesa di Gesù Cristo. Impossibile non vederlo, è un edificio di grande impatto, completamente bianco che si staglia altissimo al centro della città.

I Mormoni sono la quarta religione degli Stati Uniti. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni nasce nel 1830 a New York per iniziativa di Joseph Smith e si basa sul Libro di Mormon .
Di origine europea i mormoni, o come si chiamano tra loro, i SANTI, sono stati obbligati a migrare e lo Stato dello Utah è diventato la loro casa.
In origine poligami, si sono adeguati alle leggi dei paesi così detti occidentali diventando monogami. Rimangono comunque sempre delle loro strette idee tradizionali dove al centro c’è la famiglia e i suoi valori. Considerano il corpo datogli come dono di Dio e aborrono tabacco, alcool, tè e caffè. Usano una particolare biancheria intima che da una “protezione spirituale” e non è altro che una tuta che copre dal collo alle ginocchia. Alla loro chiesa, i proseliti danno il 10% dei loro guadagni annui, è così che si mantiene la Chiesa di Gesù Cristo, attraverso le donazioni.

Ci siamo fermati un’oretta a visitare questo tempio, veramente enorme che si fa notare, in un bel quartiere residenziale nella cittadina di St. George. In una sala accanto al tempio vengono ricevuti i visitatori. Posta al centro, veniamo accolti da una statua altissima di Gesù Cristo, con tanto di cuffie che in tutte le lingue, raccontano la storia del popolo mormone.
Si viene accolti in modo educato e calmo, per lorro è importante fare proseliti quindi sono aperti e decisamente comunicativi. Ci è stata raccontata la storia di questo incredibile tempio e abbiamo avuto la possibilità di parlare con un loro “insegnante anziano” che ci ha mostrato dei libri antichi. Una bella esperienza.

“Se ci assicuriamo e coltiviamo l’amore degli altri dobbiamo amare gli altri persino i nostri nemici come i nostri amici. Tutto ciò che posso offrire al mondo è un cuore buono e una mano amichevole”.
Joseph Smith (il primo profeta della chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni o Chiesa mormone)
Articolo di Lara Uguccioni
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L’avventura prosegue …
ARCHES NATIONAL PARK

Fonti e citazioni dell’articolo:
medium.com
www.visitutah.com
www.visitutah.com
www.spiritofthewest.com


3 Comments
Eloisa
La strada è vita, proprio come dici te in tanti articoli che ho letto qui sul tuo blog. E’ magia pura proprio come questa strada, la ricordo bene, è impressa nei miei occhi e nel mio cuore. Grazie Lara di averla raccontata.
Ely
Doretha Hurley
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I follow you! Greetings from America 🙂 🙂 🙂
Tea
lara_uguccioni
Ciao Tea, nice to meet you! Your country is beautiful, I hope to be back soon. Sono molto felice che tanta gente mi segue anche dagli US, è un grande piacere per me, perchè credo voglia dire che ho compreso appieno lo spirito della vostra magnifica terra.
Greetings from Italy! Lara