East Coast,  Massachusetts,  New England

Boston Freedom Trail, camminando sul sentiero della libertà

Finalmente ci siamo, stiamo per iniziare il nostro viaggio nel New England! Ovviamente iniziamo da Boston, dove un tour nella zona più antica della città ci aspetta. E’ elettrizzante, qui tutto ha un sapore di Inghilterra e non parlo solo del cibo! Boston è una città europea, sia nello stile di vita che nell’architettura degli antichi palazzi. La città è una fusione di vecchio e nuovo, dove la tecnologia viaggia parallela ai romantici viali costeggiati da case in mattoni rossi, parchi sempre verdi e caffè all’aperto dove sedersi a respirare l’aria frizzante dell’oceano. Boston fu fondata nel 1630 dai puritani che lasciarono l’Inghilterra in cerca di una nuova opportunità di vita, diventando così una delle città più antiche degli Stati Uniti.

Siamo nella capitale del Massachusetts, appassionata, malinconica, tenace come una vecchia signora caparbia che ha tante storie da raccontare. Questa città infatti ha avuto un ruolo fondamentale nella Guerra d’Indipendenza che possiamo anche chiamare Rivoluzione Americana e i fatti chiave si possono riscoprire attraverso un itinerario che si snoda tra le vie del centro. Sto parlando del Freedom Trail, il sentiero della libertà, un percorso di 4 km che tocca tutte le 16 maggiori “attrazioni” del passato.

Facile da percorrete, attraverso il Trail è possibile rivivere la storia, basta solo seguire una linea di mattoni rossi a terra, che ci fa sentire elettrizzati e avventurosi come Dorothy nel Mago di OZ.

Boston Freedom Trail

Copley Square e Trinity Church

Se non avete acquistato un tour in città, è possibile trovare la mappa e ogni informazione al Boston Common Visitor Center. Per noi è stato facile perchè la prima tappa era proprio davanti al nostro hotel: il Boston Common, il parco più antico della città. Oltre a godere dello spettacolo della natura, in questo parco troverete persone che fanno pic nic, leggono libri all’ombra degli alberi e come me, danno da magiare agli scoiattoli. Prima di iniziare il Freedom Trail, subito dopo una passeggiata al parco, abbiamo approfittato per visitare un luogo importante per la città di Boston e vicino a noi.

Siamo nell’esclusivo quartiere di Back Bay e facendo un giretto tra le vie signorili e alberate della zona, arriviamo a Coplay Square, dove si affacciano diverse strutture architettoniche interessanti. E’ sicuramente una delle piazze più importanti di Boston, dedicata ad un suo illustre cittadino, John Singleton Copley, un famoso pittore ritrattista del XVIII secolo, la cui statua, realizzata da Lewis Cohen, domina l’intera area sul lato nord. Su questa piazza affacciano molti dei più interessanti edifici e varie attrattive della città, dall’Old South Church alla Boston Public Library passando per la Trinity Church. Il posto ha un tipico sapore europeo, tanto verde e scorci affascinati. E’ qui il punto d’arrivo della Maratona di Boston, una delle più antiche al mondo che si svolge ad aprile e termina in questo punto, il giorno del Patriots’ Day.

Una delle strutture più attraenti che si affaccia su Coplay Square è la Trinity Church, costruita intorno al 1870 in tipico stile neo-romantico americano. E’ una chiesa episcopale tutt’ora attiva. Ho potuto dare una sbirciatina dentro, ma non conoscendo usi e costumi di questa religione, non ho voluto sembrare invadente e me ne sono stata sulla soglia. Se vi piace la fotografia qui trovate pane per i vostri denti: la chiesa si specchia sul grattacielo a fianco, la prospettiva diventa affascinante ed è interessante fare qualche fotografia. E’ meraviglioso quando l’antico si fonde, in modo così armonioso, con il moderno. Nelle città americane è facile trovare queste prospettive ed è un vero spettacolo per gli occhi!

Un’immagine “allo specchio” della Trinity Church

Sulla piazza si affaccia anche la Boston Public Library, fondata nel 1848 fu la prima biblioteca pubblica ad aprire negli Stati Uniti. E la prima a “permettere alle persone di prendere in prestito libri ed altro materiale. La Boston Public Library è anche chiamata biblioteca di ultimo ricorso del Massachusetts. Tutti i residenti adulti dello Stato hanno il diritto di usufruire dei servizi della biblioteca che riceve finanziamenti statali. … la Boston Public Library contiene 8,9 milioni di libri ed approssimativamente 22 milioni di articoli rendendola la più grande biblioteca pubblica americana.” Una curiosità: la biblioteca ospita addirittura alcune prime edizioni delle opere di  William Shakespeare.

Prospettive
Boston Public Library

Tra le tante attrazioni della zona ci sono la John Hancock Tower, l’edificio più alto di Boston. Se si alza lo sguardo, proprio dietro la biblioteca, si osservano le sommità di 3 grattacieli tra cui il famoso Prudential. Gli anni ’60 svettano come i vertici di queste 3 costruzioni che richiamano l’epoca in cui sono stati progettati e costruiti. Adoro gli anni ’60 e quello che hanno rappresentato, guardare questo scorcio bostoniano è quasi come fare un breve viaggio nel tempo.

Proprio davanti alla libreria, al limitare dei giardini, c’è un monumento che se ne sta in disparte, quieto come l’uomo a cui è dedicato. E’ intitolato ad un poeta che mi sta particolarmente a cuore, perchè con il suo Profeta, mi ha aperto la mente e l’anima in un momento difficile della vita: l’adolescenza. Kahlil Gibran si è formato qui a Boston, arrivato dal Libano in America nel 1895, all’età di 12 anni. Sebbene non avesse una vera istruzione, si appassionò subito all’arte visiva e successivamente alla scrittura. Avendo vissuto in prima persona le sanguinose lotte in Medio Oriente, il suo lavoro è incentrato sulla ricerca dell’unità dei popoli e delle religioni.

I suoi testi infondono pace e fede nell’umanità e non a caso sono stati presi d’ispirazione quando l’ondata contro-culturale degli anni ’60 si diffuse in tutta l’America e il Profeta divenne un testo centrale del movimento New Age.


Alcune tappe del Freedom Trail

Durante il percorso fermati quando trovi questa placca dorata a terra; indica che sei arrivato davanti ad una tappa importante.

Il Freedom Trail è una bellissima idea. A Paolo interessa poco la storia antica, ma di questo percorso ne è rimasto affascinato. Pronto ad andare avanti alla scoperta del monumento successivo e della sua storia, proprio come in una caccia al tesoro. Grazie Boston!

Boston Freedom Trail

Massachusetts State House

Massachusetts State Houseph Lara Uguccioni

Passando all’interno del giardino pubblico e superando il Boston Common , in 15 minuti si arriva alla State House. Il palazzo, sede dell’assemblea legislativa dello Stato oltre che sede del Governatore, si trova sulla cima della collina di Beacon Hill. La particolarità della struttura è la cupola di rame costruita nel 1802. Il colore di questa lega nel tempo si deteriorò, quindi decisero di ricoprirla interamente di foglia d’oro.

Durante la Seconda guerra mondiale la cupola fu di nuovo dipinta di un colore scuro per evitare che, durante i black out, i riflessi della cupola rendessero la città più vulnerabile agli eventuali attacchi aerei. Nel 1997, nell’ambito di un progetto di rinnovamento urbano, si decise di coprire ancora una volta la cupola con foglia oro a 23 carati, al costo di oltre 300.000 $”

Sulla cima della cupola c’è una decorazione a forma di pigna, a simboleggiare l’importanza dell’industria del legname ai tempi della fondazione dello Stato del Massachusetts.

Boston Freedom Trail

Boston Irish Famine Memorial

Nel cuore di Boston, tra i grattacieli del centro, c’è questa bellissima piazzetta dal sapore europeo, dove si trova un cerchio di statue che parla di una storia non troppo lontana nel tempo. Nel 1998, a 150 anni dalla carestia che uccise migliaia di irlandesi, furono costruite questa serie di statue che parlano delle famiglie e della povertà del popolo irlandese, nella metà del 1800. Le statue sono il fulcro della piccola piazza e rappresentano una famiglia povera a causa delle privazioni della carestia e l’altra ricca, che ha trovato in America prosperità e benessere. Sottolinea la trasformazione dell’emigrato irlandese, che nel Nuovo Mondo ha trovato libertà e un opportunità

E’ un angolo dove Paolo ed io ci siamo fermati per pranzare, ci sono panchine e tavolini. Noi abbiamo mangiato davanti alla Old South Meeting House con degli ottimi panini presi al Walgreens, il supermarket davanti alla piazzetta. La Meeting House che svetta appuntita nel centro del giardinetto, è il luogo dove nacque l’idea del Tea Party, un atto di protesta dei coloni americani che avvenne nel 1773 nel porto di Boston, in risposta al continuo innalzamento delle tasse promosse dal governo britannico. Dovunque ti volti, in questo piccolo angolo di città, c’è una storia da raccontare. Forse è per questo che l’abbiamo scelto come sosta per il nostro pranzo, è intimo, pulito e curato, ricco di storia e aneddoti che hanno fatto da contorno ai nostri panini.

Old South Meeting House – ph Lara Uguccioni

Boston Freedom Trail

Granary Burying Ground

ph Lara Uguccioni

Seguendo il percorso del Freedom Trail, si arriva davanti a questo grande fazzoletto di terra tra i palazzi di Tremont Street. Il cimitero di Granary Burying Ground ha circa 2.300 lapidi, ma gli storici stimano che vi siano sepolte fino a 5.000 persone. Tra queste c’è Paul Revere che fu un’importante argentiere di Boston, considerato uno dei padri fondatori della città. Famoso per la sua “cavalcata di mezzanotte” dove allertò la milizia coloniale nell’aprile 1775 dell’arrivo delle truppe britanniche. Questo particolare fatto sancì l’inizio della Guerra d’Indipendenza Americana. E’ sempre a Revere che si deve quello che viene chiamato Boston Tea Party, un grande incendio provocato in risposta alle tasse imposte dagli inglesi.

Nel cimitero sono piantati 11 olmi europei che fanno ombra alle vecchie lapidi ormai scolorite dal tempo. Nel centro c’è un imponente obelisco, eretto dai familiari di Benjamin Franklin . La maggior parte delle persone qui sepolte ha a che fare con la rivoluzione americana e la successiva dichiarazione d’indipendenza. L’ingresso al Granary è gratuito, ma se volete lasciare una cifra simbolica di 1 o 2 dollari vi verrà consegnata una piccola guida, che indica dove trovare le tombe dei personaggi più importanti.

Boston Freedom Trail

Old State House

Ph Lara Uguccioni

Edificio costruito nel 1713, l’Old State House è stato sede dell’assemblea legislativa del Massachusetts. E’ il più antico edificio pubblico di Boston e simbolo dell’indipendenza americana, perchè dal suo balcone fu letta, per la prima volta, la Dichiarazione di Indipendenza. Al suo interno si riunirono personaggi storici cardine della Rivoluzione che decisero i passi verso l’indipendenza, mentre all’esterno si consumò uno degli episodi più violenti della storia dell’epoca: il massacro di Boston. Lo chiamano massacro anche se in realtà morirono 5 persone, ma fu la miccia che accese definitivamente la rivolta. Inoltre, questo è il posto dove inizia e finisce la più grande guerra americana, probabilmente il luogo simbolo della “costruzione” dell’America che conosciamo oggi.

Boston Freedom Trail

Quincy Market

Uno degli edifici di mattoni rossi del Faneuil Hall Marketplace – ph Lara Uguccioni

La giornata è incredibilmente calda per essere settembre inoltrato. Tra una tappa e l’altra del Freedom Trail, Paolo ed io facciamo un altro pit stop a bere e a rilassarci nella zona dello shopping di Boston: il Quincy Market. E’ un’area storica di mercato, animata da artisti di strada, musica, colori e tanta gente. A fianco c’è il Faneuil Hall Marketplace formato da tre lunghi edifici in mattoni rossi, che ospitano negozi, ma soprattutto chioschi e ristoranti. La zona è famosa perchè qui i bostoniani vengono a pranzare e a fare shopping. L’enorme complesso commerciale è composto da 4 edifici sviluppati in lunghezza ed entrare qui è come arrivare nel paese delle meraviglie. Non è il classico mercato come noi italiani lo intendiamo.

All’interno si alternano ristorantini di cucine esotiche, pasticcerie, sushi bar e organic food. In esterno invece, si trovano le classiche bancarelle di magliette e souvenir. Uno dei negozi più belli in assoluto, da visitare se vi piace il Natale come a noi, è il Christmas in Boston. Due enormi piani pieni di ogni tipo di decorazioni natalizie. Il primo piano è diviso a settori, ogni settore è dedicato ad uno Stato americano e gli addobbi ne riproducono le particolarità. Texas: decorazioni a forma di cowboy o di stivale. California: surf di ogni tipo e dimensione e stelle di Hollywood. E così via, un susseguirsi di meravigliosi decori, ci ho perso la testa!

Dato che lo shopping è una delle nostre attività preferite e Halloween è alle porte, a Boston abbiamo trovato lui. Alto un metro circa, Paolo ed io l’abbiamo visto in una vetrina del centro… e niente, non abbiamo resistito! Tra un caffè e un panino, Bone (osso) è venuto a casa con noi in Italia.

Il museo del Tea Party

ph Lara Uguccioni

E finalmente arriviamo al mare, in una delle zone più caratteristiche di Boston. Si sa, gli americani amano i musei interattivi, dove è possibile imparare qualcosa divertendosi, e quando fanno le cose, le fanno veramente in grande. Ecco ricostruita, sulla banchina di un vero molo, in scala 1:1, la nave che partecipò alla protesta del Tea Party, dove al suo interno, si può rivivere la notte del  16 dicembre 1773. Il sito internet del museo dice: “Un tipo di museo completamente nuovo, dove non solo vedrai manufatti di importanza storica, ma vivrai anche un’esperienza multi-sensoriale altamente interattiva. I visitatori possono anche gettare “scatole di tè” fuori dalla nave e nel porto.

Intraprendi un incredibile viaggio indietro nel tempo mentre prendi parte al famoso evento che ha cambiato per sempre il corso della storia americana!” Il museo ospita attori dal vivo in costume da coloni, manufatti dell’epoca e per finire, si può prendere parte alla storia buttando in mare pacchi di tè come fecero i Figli della Libertà. Per i bambini è veramente una bella esperienza.

photos Lara Uguccioni

E dopo il Freedom Trail, una sosta nel Downtown Waterfront

ph Lara Uguccioni

Dopo ore di cammino nella storia, è pomeriggio inoltrato e facciamo una passeggiata panoramica sul Boston Harborwalk che costeggia il porto. Tanti spazi verdi e piste dove camminare, andare in bicicletta e fare jogging. Poi ci stendiamo al sole dell’autunno sul prato fronte mare, a guardare uno spettacolo di break dance. E’ sempre bello fermarsi ad osservare ciò che hai intorno: la gente che ride, sonnecchia o legge un libro sulla coperta stesa sul prato. E poi il mare, le barche e il cielo. Siamo dall’altra parte del mondo, ma è come essere a casa. Alle volte capita di sentirsi parte di un tutto e questo è uno di quei momenti.

Veicolo anfibio che va per terra e per mare, per un tour originale di Boston – ph Lara U.

Riflessioni: quando ho scritto questo pezzo, non era neanche passato un anno dalla nostra visita a Boston. Mi mancava molto viaggiare, anche solo la banalità di sedermi su di un prato a Boston, di mangiare un gelato a Martha’s Vineyard e di farmi una doccia in un vecchio motel. Qualcuno avrebbe potuto dire: “Ma anche a casa mangi il gelato e ti stendi sul parto!” Ed io gli avrei risposto: “Sì’, è vero, ma oggi non ho la libertà di farlo nel luogo che desidero e in quello soltanto. Non posso scegliere.” Eravamo infatti in piena pandemia ed ero tormentata dal non sapere quando avrei potuto rincominciare a viaggiare. L’unica cosa che sapevo era che scrivere mi stata aiutando a mantenere vivi i ricordi, a sentire il sapore del gelato di Martha’s e il rumore dell’oceano.

Oggi so che posso sognare ed avverare i miei desideri. A breve ripartirò così come ho fatto anche lo scorso anno, mi sento di dire che per il momento va tutto bene. L’importante è non arrendersi, è non lasciarsi prendere dal panico, dal terrore, dall’ansia e dal dolore. Bisogna crederci, avere pazienza e trovare in noi quella creatività che ci aiuta a far passare le preoccupazioni. Ciò che conta è pensare sempre positivo, i sogni si avverano, bisogna lavorarci su e anche se non è facile, è bene provarci. Forse quei sogni ce ne porteranno altri, si apriranno altre strade e ci faranno sentire bene, anche nei momenti più difficili.

Freedom is being you without anyone’s permission.
La libertà è essere te stesso senza il permesso di nessuno.

Anonimo

Articolo di: Lara Uguccioni

Fonti e citazioni:
– wikipedia.org
– www.bostonteapartyship.com

– www.biografieonline.it

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Nicole
Nicole
2 anni fa

Ho fatto a Boston il mio quarto anno di superiori, un’esperienza che consiglio a tutti i ragazzi, non la dimenticherò mai … tanto da aver sposato un americano 🙂

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