
Walk of Fame & Beverly Hills, I love LOS ANGELES
Una delle cose che mi ha stupito positivamente di Los Angeles è che, in ogni parte della città, si respira un’aria d’altri tempi. Ho sempre immaginato una metropoli nuova, all’avanguardia, fatta di lusso sfrenato, frivolezza e modernità. Ma una volta arrivata sulla via più famosa d’America, la Hollywood Boulevard, mi accorgo che è tutto fantasticamente retrò, con le vecchie scritte al neon e addirittura un dinosauro in resina a presunta grandezza naturale. Sì è vero, questa parte di L.A. è stracolma di gente, di negozi, di confusione, ma mi piace e tra tutto questo frastuono di luci e colori, ritrovo anche la vecchia Hollywood, sbiadita come è giusto che sia. Ogni angolo mi incuriosisce, ogni cosa mi fa sorridere piacevolmente, perchè tutti quei vecchi lustrini sono caduti lasciando spazio a un sapore più terreno e reale. A qualcosa la globalizzazione è servita.

Walk of Fame & Beverly Hills
Amo il modo in cui appare la Walk of Fame, un luogo dove la gente viene per essere guardata, ma anche per osservare gli altri. Le stelle sul marciapiede ne sono la prova. Puoi sentirne l’energia quando cammini lungo la strada, c’è qualcosa di speciale in questo tratto tra Highland Ave. e Vine Street che attraversa il cuore di Hollywood. Questa via è la casa dei sogni passati e di quelli moderni, alcuni realizzati, altri infranti ma non se ne può negare la magia. Nella zona della Walk of Fame, la Hollywood Boulevard, pochi sono i palazzi nuovi e ogni cosa, compreso il Chinese Theatre, è magnificamente datata, decadente ed emana quell’energia presa da tutti gli uomini e donne che hanno fatto parte del mondo di cellulosa targato USA.
C’è una meravigliosa atmosfera positiva per chi come me ha studiato cinema, ma anche per tutti quelli che semplicemente amano la vecchia Hollywood e le biografie dei grandi che ne hanno fatto la storia. Tanti negozi, più o meno belli, costellano la strada frequentata già dalla mattina presto. Inizialmente il suo nome era Prospect Avenue e fu così fino al 1910, quando la città di Hollywood venne annessa a Los Angeles. Nel 1958 fu creata “La strada delle stelle” che divenne una delle più famose attrazioni della città. La via andò però incontro ad una fase di declino così, nel 1995 partirono una serie di iniziative per rimodernarla, come la realizzazione del Dolby Theatre, che oggi ospita gli Academy Award (i famosi Premi Oscar).

Tra La la land ed Elvis
La Walk of Fame è una meta irrinunciabile se si visita Los Angeles, se non altro per fare un pò di “sano” shopping come dei veri turisti e per fotografare le stelle rosa sui marciapiedi. Ma come si ottiene una stella? L’assegnazione segue delle regole precise, prima di tutto si deve far domanda alla Camera di Commercio di Los Angeles. Ogni anno vengono inviate circa 300 candidature, tra queste vengono scelti 30 nomi in base ai premi Oscar ricevuti, nomination, lunghezza della carriera, operosità ed impegno sul lavoro.
La star che ha ottenuto la stella o chi per lui, dovrà versare circa 40.000 dollari e partecipare alla cerimonia di assegnazione che solitamente avviene in concomitanza con l’uscita dell’ultimo film. Facile? No, non è scontato ricevere una stella e per le star di Hollywood è tutt’ora un vero onore poter vedere il proprio nome in ottone su quei pezzi di granito rosa.
Walk of Fame & Beverly Hills

La Hollywood Walk of Fame è un’icona di Hollywood, riconosciuta a livello internazionale e attira visitatori dal 1958. È conosciuta come la casa delle stelle ed è una delle destinazioni turistiche più popolari di Los Angeles, attirando più di 10 milioni curiosi ogni anno. A terra brillano più di 2.600 stelle in granito rosa e ottone, incastonate nei marciapiedi di granito nero lunghi 2 km su entrambi i lati della Hollywood Boulevard e 700 mt. su Vine Street. E’ divertente camminare lungo questo viale storico dove molte celebrità sono state immortalate assieme alla loro stella.
Walk of Fame & Beverly Hills
Le celebrità americane qui ci sono tutte, oltre ai premi speciali assegnati dalla Camera dello Spettacolo, come il Lifetime Achievement Award o lo Star Of The Year Award che riconoscono i contributi eccezionali all’intrattenimento. Se amate la cultura del cinema, allora questo posto merita sicuramente di essere visitato. Camminando sulla Boulevard vi accorgerete all’istante che il nuovo si fonde con il vecchio, in un modo sorprendentemente coinvolgente e naturale. Non fatevi però abbindolare dagli strani personaggi vestiti da Rossella O’Hara piuttosto che da Superman, ma divertitevi a fare zig zag tra chi vuole vendervi cd contraffatti e personaggi atipici. Tutto qui è eccessivo e un pò fastidioso, ma d’altronde THIS IS HOLLYWOOD!

Sulla Walk of Fame fermatevi al negozio di souvenir La La Land, è immenso e ha tutti oggetti di buona fattura e per tutte le tasche. All’ingresso vi accoglierà l’auto di Elvis con una sua statua al naturale e tanta musica, Batman e robots con cui poter fare qualche foto. Noi ci abbiamo perso almeno mezz’oretta! Inoltre, quando sarete su questa via, fermatevi un attimo a prendere fiato sulla scalinata dell’ Hollywood & Highland Center. E’ uno sdoganato centro commerciale, ma da quassù c’è una delle viste più belle della zona. Potete fotografare la grande e vecchia scritta di Hollywood fermandovi ad osservare l’enorme fabbrica dei sogni che è Hollywood.







Scandalo a Hollywood Babilonia

Per far tornare le vecchie star di nuovo “sulla terra”, consiglio un libro di nicchia regalatomi da un caro amico: Hollywood Babilonia di Kenneth Anger. Puro gossip delle passate stelle del cinema, infatti la storia inizia dai primi del 1900, tra imbrogli, delitti e oscurità sullo star system di Hollywood. Una lettura che la si ama o la si odia, alcuni la definiscono una Novella 2000 patinata, altri un gossip di alto livello. Sta di fatto che Hollywood Babilonia è un libro raro, difficile da trovare e addirittura ne è stato fatto un secondo volume, per raccontare altri pettegolezzi, questa volta delle star dei nostri tempi. Anger svela aneddoti che sporcano questo mondo incantato e scintillante che era ed è tutt’oggi Hollywood.
Tutto ha un prezzo e leggendo, lo si capisce bene e ci si chiede se la fama e i soldi valgano l’integrità d’animo e la salute mentale di un essere umano. Il primo volume è molto più crudo, macabro, feticista del secondo, dove le nuove star non sono poi così sporche e maledette come lo erano un tempo. E per fortuna aggiungerei! Crudo e sarcastico, Anger non si risparmia mai e snocciola la depravazione che c’era alla base dello star system della Cinelandia americana. Da leggere assolutamente.
Come è nata Hollywood e l’impresa cinematografica

Per chi va a Los Angeles è d’obbligo fermarsi al Chinese Theatre. E’ la parte storica della Hollywood Bvd. ed il simbolo della città intera. Inaugurato nel 1927 per la prima de IL RE DEI RE, è stato fatto costruire dall’imprenditore Sid Grauman che aveva interessi anche nello spettacolo, come si usava a quei tempi tra i vari magnati dell’industria. Ma partiamo dall’inizio. Nel 1887 i coniugi Wilcox fondarono sulle colline, la piccola comunità religiosa di HOLLYWOOD, così chiamata per un capriccio della signora a cui piaceva particolarmente il suono di questa parola. Infatti significa bosco di agrifoglio, anche se di questa pianta non ve n’è mai stata traccia nella zona desertica ricca solo di avocado e limoni.
Alla fine del 1800 gli stessi coniugi Wilcox vendettero vari lotti della loro proprietà che nel 1903 era già un villaggio di 500 abitanti annesso poi a Los Angeles nel 1910. La grande scritta arrivò nel 1923, posata da alcuni investitori per pubblicizzare un grande progetto immobiliare, quindi ancora non legata al mondo della celluloide. Incredibile a dirsi, ma era solo una pubblicità per puro scopo edilizio.
LOS ANGELES – Beverly Hills & Walk of Fame

In quegli anni, di fondamentale importanza per la crescita della zona, furono proprio gli imprenditori, sia immobiliaristi che produttori cinematografici europei e della East Coast che, attratti dal clima mite adatto alle riprese e dai prezzi bassi dei lotti, iniziarono a trasferirsi in questa zona subito dopo la prima guerra mondiale. Gli anni ’20 del secolo scorso, vedono così l’affermarsi della potenza di Hollywood anche a livello internazionale. Le Majors (etichette indipendenti di produzione cinematografica) costruiscono qui degli enormi Studios. Si dice che nel 1920 l’area intorno al ranch dei Wilcox giunse a contare ben cinquanta studi cinematografici.
La Paramount aprì il primo studio nel 1911 e, successivamente, lo fece il signor William Fox della Fox Film Corporation nel 1915. Ma fu Carl Laemmle, capo della futura Universal, a capire come amplificare il successo e l’interesse del pubblico pubblicizzando i nomi degli attori che interpretavano i suoi film. Nasce così lo Star System. Provocare fantasie nel pubblico ed esaltare l’immagine degli interpreti fece crescere talmente rapidamente il potere dei divi che tre tra i più famosi crearono la United Artists. Questi erano Mary Pickford, Charlie Chaplin e Douglas Fairbanks, assieme al regista Griffith.
La macchina dei sogni
E’ così che la macchina dei sogni inizia a muoversi. Prima la nascita delle Big Five: le più famose majors cinematografiche, poi il primo lungometraggio che costò 5000 dei vecchi dollari e ne incassò 100 volte di più. Nacquero i generi cinematografici per soddisfare preferenze e gusti del pubblico. Il melodramma, il film in costume e il western girato nel deserto tra California e Arizona, ambientazioni perfette per questo genere di film. E poi ancora i film d’avventura (ve lo ricordate Rodolfo Valentino?), i gangster e infine le commedie. A distanza di 100 anni chi non ricorda o almeno ha solo sentito parlare di Charlie Chaplin e Buster Keaton!?

E qui torna il nostro Chinese Theatre, nato come cinema, dove furono proiettati migliaia di fantastici film old style, sede di numerose anteprime e di cerimonie degli Academy Awards. Nella piazza davanti all’ingresso si trovano i blocchi di cemento con le firme e le impronte dei personaggi più famosi dal 1927 ad oggi. Un ricordo in bianco e nero di un mondo effimero e discutibile, che ha a fatica nascosto i suoi lati oscuri se non dietro a stoffe scintillanti e ammiccanti sorrisi. Questa parte di Los Angeles rimane però il ricordo di più di 100 anni di storia del cinema americano, dall’indiscutibile fascino che anche oggi attrae.
Benvenuti a Beverly Hills


Non me lo aspettavo, ma Beverly Hills è un quartiere verde, pulito, con molto spazio e ricco a livello monetario, anche se non sfacciatamente. Belle macchine, strade larghe rendono questo posto uno dei più apprezzati di Los Angeles. È facile capire perché la gente se ne innamora. Se hai intenzione di visitare Los Angeles per la prima volta o semplicemente vuoi uno sguardo dall’interno su ciò che ha da offrire, allora inizia da qui. Il Golden Triangle o Triangolo d’Oro è una delle zone più d’elite della città. Qui puoi trovare di tutto, dallo shopping al buon cibo nei migliori ristoranti, alle gallerie d’arte di lusso, come i negozi delle firme più grandi.
Santa Monica Blvd incontra Rodeo Drive dove molti visitatori si fermano per un drink prima di continuare la loro strada su verso le colline di Hollywood o giù verso Malibu Beach Boardwalk. Nei due quartieri vivono i più ricchi e famosi della città delle stelle e fanno bella mostra le boutique degli stilisti più prestigiosi. Tutti i negozi sono aperti fino a tardi in qualunque giorno della settimana, perché qui si dice che “le persone che hanno soldi non dormono mai”. Il modo migliore per andare in giro è a piedi, non è un’area troppo grande quindi non dovrebbe volerci troppo tempo per vedere tutte le attrazioni. Preparati però alla folla, queste zone di lusso attraggono visitatori da tutto il mondo interessati a vedere le case delle celebrità. Potrebbe infatti capitare di beccarne una fuori dalla propria casa.

Walk of Fame & Beverly Hills
Tuttavia, se questo non fa per te, ci sono altre opzioni di tour disponibili come quelli che portano i turisti a vedere dall’esterno alcune case faraoniche delle celebrità della musica o del cinema. Bel Air è il quartiere dove sono costruite le case da sogno delle celebrità americane che hanno deciso di investire da queste parti. Il quartiere è molto bello, in mezzo alla natura e ha un panorama decisamente mozzafiato. Come nei veri quartieri da soldi, per entrare c’è un ingresso con tanto di cancello e guardie armate. Quindi, se volete venire a farci un giro, è d’obbligo prenotare uno dei tanti tour guidati. E’ comunque detto che a protezione delle case ci sono enormi giardini e mura altissime, quindi è più la storia che vi raccontano ad essere interessante che quello che vedrete.
LOS ANGELES – Beverly Hills e Walk of Fame
Il verde del Beverly Gardens Park

Al 9990 di Santa Monica Boulevard c’è una grande e vecchia scritta, BEVERLY HILLS, che svetta su di un laghetto punteggiato di ninfee. Qui inizia uno dei molti parchi della città, lungo più di 3 km e mezzo. Un’area verde costellata di rose e cactus, oltre che di alberi antichi come questo che ho fotografato. Costruito ai primi del Novecento, di recente è stato ristrutturato con un investimento di 12 milioni di dollari, restituendogli il suo splendore di inizio secolo scorso. Dal vivo è veramente spettacolare. Il giardino è veramente immenso, si snoda per chilometri, non sono arrivata a passeggiare fino al centro del parco, ma pare ci sia una bellissima statua alta 6 metri che ritrae un nativo di una tribù locale, inginocchiato in preghiera.


Articolo di Lara Uguccioni


4 Comments
La Kry
Anni fa avevo letto un libro (Il sofà del produttore di Selwyn ford) che sembra molto simile a Hollywood Babilonia di Kenneth Anger, tutto incentrato su cosa avessero fatto le varie star degli esordi di Hollywood per poter sfondare.
Non ricordo il libro con particolare passione e allo stesso modo non ho affetto per Los Angeles (con la sola piccolissima eccezione del molo di Santa Monica).
Non credo sia colpa della città ma più del fatto che è una città… gente, gente… ancora gente! Gente ovunque!
Nemmeno la gioia di cercare le stelle dei miei attori preferiti è riuscita a cancellare la mia antipatia per LA ed è un peccato, perchè sono certa che ci siano cose bellissime da vedere ma non sono certa di voler affrontare di nuovo quel muro di gente!
lara_uguccioni
Ti capisco Kry, anche io cerco di andare nelle città il meno possibile. Non amo la confusione e anche quando viaggio, mi ci fermo di rado. Los Angeles è stata la nostra prima tappa di un lungo tour nel west, simo atterrati lì e abbiamo passato in città 2 giorni. Confesso che ci tornerei, se non altro per vedere gli Studios della Warner, ho sempre sognato di visitarli.
Bobby W.
Tocchi ottimi argomenti e anche interessanti. Keep up the good spirit!
lara_uguccioni
Grazie Bobby! 🙂