A Santa Monica molo old style di Los Angeles
Indice
- Locali mitici a Santa Monica
- Santa Monica Pier
- Il vecchio molo e la Pacific Wheels
- La fine della Route 66
Santa Monica, contea di Los Angeles. E’ pomeriggio inoltrato e l’aria comincia a rinfrescare, ma il sole è ancora alto. Paolo ed io arriviamo qui due ore prima del tramonto e per prima cosa facciamo un giretto nella zona pedonale della Downtown, chiamata 3rd Street Promenade. Vicinissima alla spiaggia, è una delle tre strade dello shopping e dei ristoranti più famose della città. E’ una zona carina, ben curata e piena di gente e di negozi. Nel centro della via ci sono delle aiuole con i cespugli a forma di grandi dinosauri, fontane e tanti fiori coloratissimi. E’ un posto piacevole e anche molto europeo. Intorno al 1870 la ferrovia Los Angeles and Independence Railroad, collegò Santa Monica con Los Angeles. Da quel momento questa zona si ampliò per diventare un posto turistico, complice il clima mite e piacevole ed un mare calmo e caldo.
Dagli anni ’80 del ventesimo secolo, Santa Monica è il luogo di villeggiatura più popolare della California. Proprio in fondo alla Promenade c’è un grande centro commerciale il Santa Monica Place. Ci abbiamo fatto un piccolo giretto all’interno, ma considerando che sono italiana, abituata ai negozi di alta moda che vedo nelle nostre città, non l’ho trovato così particolare. Al contrario nel viale, c’è un negozio di fumetti e action figure veramente bello, per gli appassionati lo consiglio, ho fatto diversi acquisti lì e tutti a buonissimo prezzo.
Locali mitici a Santa Monica
Nella zona è pieno di ristorantini alla moda, alcuni con storie davvero leggendarie come il Mel’s Drive In sulla Lincoln Blvd.
Nel 1947, Mel Weiss e Harold Dobbs aprirono il primo ristorante drive-in a San Francisco, il Mels drive-in. Era l’era in cui il concetto di drive-in stava appena iniziando a farsi conoscere in America e il clima piacevole della California era l’ideale per fare un buon incasso tutto l’anno. Il primo Mels aveva la capacità di contenere sul suo terreno ampio e ben curato, 110 auto e un edificio rettangolare a due piani. Chiunque abbia visto il film del 1973 American Graffiti ricorda la familiare insegna al neon nel punto di ritrovo preferito della banda e sullo sfondo la sfavillante scritta “Mels drive-in”. Sebbene il film fosse ambientato a Modesto, in California, le scene di “Burger City” sono state effettivamente girate in questo primo drive-in di Mels.
Con il passare degli anni e diverse vicissitudini, ne sono stati aperti altri in altrettante sedi diverse. Il più iconico di Los Angeles è questo, sulla Sunset Blvd spesso fotografato e utilizzato in innumerevoli spot televisivi e cinematografici. I Mels sono tutti in stile vintage anni ’50 e sono aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, vale la pena andarci, perchè sembra davvero di essere dentro ad un film! Se invece volete passare una setata sofisticata vista molo, sul lungomare di Santa Monica, di fronte all’oceano, si trova il The Lobster. E’ un ristorante di pesce aperto nel 1923 che, nel corso degli anni, è diventato una vera e propria istituzione culinaria a Santa Monica. Il locale gode di una posizione privilegiata ed ha una bellissima terrazza panoramica che si affaccia sul mare, sul Pier Santa Monica.
Los Angeles Santa Monica
A proposito di icone, a Santa Monica proprio sul molo c’è uno dei ristoranti della famosissima catena Bubba Gump, ispirato al film icona Forrest Gump. La Bubba Gump Shrimp Company nasce da un’idea di Benjamin Beauford “Bubba” Blue e da un giovane Forrest, durante la loro partecipazione alla campagna militare in Vietnam. Gli amici, dopo la guerra, vogliono entrare in affari nel mondo dei pescatori di gamberi, per aprire così la loro attività. Purtroppo Bubba muore in Vietnam, ma Forrest acquista comunque una barca ed aiutato dal tenente Dan, l’azienda “di famiglia” in poco tempo diventa milionaria. Questa ovviamente è solo la storia cinematografica del grande gruppo gastronomico. Nella realtà, l’azienda proprietaria dei diritti del film, decise di investire in questa nuova catena di ristoranti in cooperazione con la Paramount Pictures.
Fu subito un successo, non c’è da stupirsi. I locali dei ristoranti aperti ormai in diversi punti del globo, sono incredibilmente accurati in ogni dettaglio e tutto all’interno rimanda alle scene del film. Si mangia ovviamente gamberi in tutte le “salse”, ma anche hamburger e patatine. Io ho cenato in quello di New York a Time Square e una particolarità carina che mi ha colpito, è stata il cartello sul tavolo. Elemento distintivo e curioso, il cartello da un lato indica “Run Forrest Run” e dall’altro “Stop Forrest Stop”. Un modo originale che permette ai clienti di far fermare oppure no i camerieri per le ordinazioni.
Santa Monica Pier
Sta scendendo la sera, arriva il tramonto e da veri romantici, Paolo ed io ci dirigiamo al molo di Santa Monica. Questo posto è unico, simbolo della cinematografia hollywoodiana e famoso per essere la fine della Route 66. Non c’è turista che viene a L.A. che non abbia visitato quello che è considerato uno dei simboli della costa californiana. Il molo ha più di 100 anni, aperto nel 1909 è uno dei luoghi più famosi e visitati della California, tanto che a vederlo, vi sentirete in un posto già visto e conosciuto. Se la spiaggia adiacente è stata il set di serie tv come Baywatch, il molo fa da sfondo a tanti film, come 1941 di Steven Spielberg, Iron Man del 2008 e Forrest Gump.
Non si può non ricordare la scena quando Forrest comincia a correre senza un apparente motivo arrivando qui, alla fine del molo, per poi tornare indietro e continuare la sua corsa.
Da Santa Monica, la spiaggia di Venice Beach dista 2 km circa, quindi è possibile fare una passeggiata sulla battigia per raggiungerla a piedi. Ormai è tardi così Paolo ed io attraversiamo la grande scritta che sovrasta l’inizio del molo incamminandoci verso l’Oceano. Mi sento emozionata, sarà il tramonto o l’energia che si respira, ma è tutto incredibilmente magico: un luogo vecchio stile che ha tante storie da raccontare. Vedo il sole tramontare sulla mia destra, dove la vista del mare e delle colline sullo sfondo, è magnifica. Durante i miei viaggi, ho potuto osservare in diversi luoghi del mondo, quante persone affollano le spiagge a quest’ora della giornata, per ammirare l’incredibile spettacolo della natura. Come se l’istinto primordiale dell’uomo lo portasse inconsciamente a compiere un rito antico che è quello del saluto al sole che torna a dormire.
Los Angeles Santa Monica
Il momento migliore per visitare il Santa Monica Pier è decisamente l’imbrunire, quando il tramonto riempie il cielo di colori caldi e la luce rossastra avvolge il mondo lasciandolo ogni volta a bocca aperta. Per me è sempre stato il momento più bello della giornata, una festa di colori che preannuncia un nuovo inizio, quello della sera. Sul molo ci sono pittori e fotografi in contemplazione, che di minuto in minuto osservano i colori cambiare tonalità ed intensità, fino a raggiungere il blu cupo, quello della notte. Sono sfumature che fanno venir voglia di sognare, di fermare l’attimo per catturarne tutta la bellezza, come antidoto alle preoccupazioni e ai malumori della giornata. Credo sia questo il motivo per il quale gli esseri umani si soffermano ogni giorno a contemplare il tramonto da luoghi ampi come questo, radure e distese di sabbia.
Los Angeles Santa Monica
Il vecchio molo e la Pacific Wheels
Proseguiamo sulla camminata di vecchie assi di legno. Al pier si incontra tanta gente, tra chioschi di hot dog, di churros fumanti e souvenirs, alcuni chiusi forse perchè è ottobre e siamo fuori stagione. La musica risuona tra gli artisti di strada che animano il vecchio molo. Mi fermo ad ascoltare un uomo, la sua voce è calda e familiare. La barba bianca è incolta e una camicia a scacchi logora, portata con le maniche arrotolate, mostra braccia forti ed abbronzate. Canta Johnny Cash con una voce intonata e sicura, armonica e perfetta come se lo facesse da sempre, come se dentro quella canzone ci fossero tutte le sue emozioni. Quanto mi commuove questa canzone. Cosa dire, c’è niente di più fantasticamente americano?
“Tu sei il mio sole, il mio unico sole
Tu mi rendi felice quando i cieli sono grigi
Non saprai mai tesoro, quanto io ti ami
Per favore non togliermi il sole”.
Il molo è lungo, ampio e robusto. Passeggiando si incontrano per primi alcuni ristoranti turistici come Bubba Gump, poi il coloratissimo Pacific Park con la sua antica ruota panoramica la Ferris Pacific Wheel. Questa è l’unica ruota panoramica al mondo alimentata ad energia solare, alta più di 39 metri, con le sue 174 mila luci, è il simbolo di Santa Monica. Dicono che una volta raggiunto il suo punto più alto, regala la sensazione di essere sospesi in mezzo all’oceano. Questo lungo corridoio di legno grezzo è uno dei luoghi più iconici di Los Angeles e tutti ne subiscono il fascino sin dalla sua costruzione. Il costruttore di Coney Island a Brooklyn, zona conosciuta per il suo immenso Luna Park, ha edificato qui la giostra dei cavalli e l’ottovolante nel 1916.
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Ed è sempre qui che negli anni ’20 del ventesimo secolo, fu costruita la più grande sala da ballo della west Coast: Santa Monica Ballroom. Nel 1948, proprio questa incredibile attrazione dell’epoca entra nelle case degli americani attraverso lo show televisivo del cantante country Spade Cooley, che la sceglie come location per la sua trasmissione musicale. Il tempo però passa ed il molo negli anni ’60 rischia di essere abbattuto. Una grande opera di riqualificazione viene fatta e sostenuta dagli abitanti di Santa Monica, che rivedono così ripristinarsi la meraviglia di questo luogo, tramite iniziative di marketing atte a portare turisti e viaggiatori. Avviene l’apertura sul molo di negozi, ristoranti ed attrazioni, oltre a puntare sulla “grande macchina” che muove tutta la città: il cinema.
Pellicole come Beverly Hills Cops III, Thank you for Smoking, Cellular, Hannah Montana, The Movie e Moonlight hanno scene girate su queste vecchie assi consunte. E ancora serie tv come Beverly Hills 90210, Baywatch e il più recentemente NUMB3RS. Il Pacific Park è l’unico parco divertimenti sul molo della West Coast, un luogo old style e un pò malinconico che mi rievoca vecchi ricordi di film visti e di libri letti da ragazzina. Un film tra tutti che ricordo bene è La Stangata, dove la protagonista di una scena è la giostra dei cavalli, la Merry Go Round con alle spalle Paul Newman e Robert Redford.
Un tuffo al cuore, non ci posso credere! Sono al Luna Park e tra le tante attrazioni piene di luci e colori, vedo ZOLTAR. E’ una delle macchine da parco dei divertimenti che più adoro per la sua storia e la nostalgia palpabile che trasmette. Essendo figlia degli anni ’80, questa mi è sembrata una magia degna di Big, un film che ho visto almeno 20 volte. Lo so lo so, questa macchina che predice il futuro non è esattamente quella che si vede in Big e che si trova a NY, ma per un attimo anche io sono tornata bambina e voglio esprimere un desiderio.
La fine della Route 66
Su questo molo finisce la famosa Route 66 che da Chicago attraversa 8 Stati e porta dritti a Santa Monica. In questo viaggio abbiamo percorso tra California e Arizona, parecchi chilometri di questa fantastica strada, è stata un’esperienza unica ed emozionante. Sul molo di Santa Monica c’è un grande cartello che indica l’ultima fermata, da visitare il piccolo 66 to Cali, un chiosco che vende gadget della storica Mother Road.
Proseguiamo la camminata, sta arrivando la sera e la luce rossa lascia il posto al blu della notte. Il vento è forte e mentre stringo le braccia al petto, alzo il cappuccio della felpa per non ammalarmi. La passeggiata finisce sull’oceano, alla fine del Pier dove ci sono i pescatori. Paolo, che ha una passione folle per la pesca, mi spiega che questa è l’ora giusta per pescare e mi descrive minuziosamente le canne che vengono usate. Poi mi affaccio alla ringhiera mentre sotto di me, un leone marino aspetta i pesci giocando con le onde per poi grattarsi ai pali alla base del molo. Aspetta il pesce che probabilmente ruberà dalle canne dei pescatori, evidentemente al “ragazzo” gli piace vincere facile !
Ci fermiamo così davanti all’oceano a guardare immobili tutto questo. Il tempo si ferma per un pò, arriva la notte mentre la gente se ne sta andando e noi due aspettiamo il buio con i pescatori. Sono sempre questi momenti di silenzio e calma che ricordo con maggiore intensità nei miei viaggi. Non sono le meraviglie urbane quelle che mi colpiscono, la gente, i rumori e le luci artificiali. Quello che più colpisce e mi rimane nel cuore è sempre legato alla natura, al suo divenire, alle cose semplici che mi danno gioia. In questi attimi ringrazio di poterci essere, di ciò che sono e della fortuna di aver avuto la possibilità di essere ancora una volta, nel posto giusto.
Articolo di Lara Uguccioni
–>Trovi qui l’articolo sulla ROUTE 66 <–
Prossima tappa Joshua Tree.… L’avventura è appena iniziata.
Los Angeles Santa Monica
Sono stata a Santa Monica ormai dieci anni fa, mi sono tornati in mente dei ricordi bellissimi. Ho fatto tutto il tour iniziato e terminato proprio a Santa Monica, peccato non ho provato il Bubba Gump!
E’ un posto che mi è piaciuto tanto, sarà stato il tramonto o l’atmosfera vintage non lo so dire, ma è veramente imperdibile.