East Coast,  New York,  Si fa per parlare

New York, una sfera del tempo nel Titanic Memorial

Era la sera del 18 aprile 1912 a New York quando a Chelsea stava per attraccare, come di consueto, una nave carica di passeggeri in arrivo dalla lontana Europa. Il Pier 54 era uno dei tanti moli lungo la sponda occidentale del fiume Hudson, atti a soddisfare le esigenze degli enormi transatlantici che arrivavano qui all’inizio del XX secolo. Era una struttura funzionale, da un indiscusso fascino visivo, con un tetto ad arco ed un grande portale che gli conferivano una certa eleganza. Quella in arrivo perรฒ non era una nave come le altre, si trattava della RMS Carpathia, con a bordo i sopravvissuti del disastro del Titanic. Quest’ultimo sarebbe dovuto arrivare al molo 59 il 16 aprile dove era prevista una grande festa. In quei giorni c’erano state molte storie controverse ed errate scritte sui giornali della cittร , riguardanti il numero delle persone salvate.

New York Titanic

immagine della prima pagina del giornale The New York Times del 1916

Una addirittura affermava che la nave era stata danneggiata e poi rimorchiata ad Halifax, in Nuova Scozia, cosรฌ che la reale entitร  del disastro non fu evidente fino a quando i sopravvissuti arrivarono a New York. Ad Halifax qualcosa del Titanic arrivรฒ veramente, ma furono i corpi senza vita dei passeggeri e dell’equipaggio, poi sepolti al Fairview Cemetery. Il 17 aprile infatti, il Cable Steamer Mackay-Bennett salpava dal porto della cittร  con un ministro, un becchino e un carico di ghiaccio, bare e sacchi di tela. Arrivato sul posto il 20 aprile, trascorse cinque giorni a svolgere il suo triste compito. L’equipaggio recuperรฒ 306 corpi, 116 dei quali vennero seppelliti in mare. Il 26 aprile, il Mackay-Bennett ripartรฌ per Halifax con 190 corpi a bordo.

Fu cosรฌ che quella sera di aprile sbarcarono, sul molo della Cunard Line, 706 sopravvissuti, accolti da una numerosa folla che li stava aspettando terrorizzata. Al molo 54 dei Chelsea Piers c’erano duemila persone in attesa, rimaste per giorni sulla banchina, tra scene di panico, notizie contrastanti e speranze. I naufraghi scesero infreddoliti, con i volti cerulei a causa del freddo intenso patito. Nessuno sa con certezza cosa provassero i cittadini in attesa sulla banchina, di certo ansia e orrore per la tragedia. L’atmosfera sicuramente non era di festa, quel che รจ certo รจ che nel vederli alcuni piansero dalla gioia, mentre altri tornarono a casa senza piรน la speranza di riabbracciare i loro cari.

Giganti del mare

foto del Titanic
Lo Steamer (piroscafo) Titanic

All’inizio del 1900 il commercio transatlantico di passeggeri era altamente redditizio, con linee di navi in โ€‹โ€‹competizione per il trasporto di ricchi viaggiatori e di chi desiderava una vita migliore. Si contendevano le navi piรน veloci due societร , la Cunard con sede a New York e la White Star, di proprietร  di armatori britannici. Quest’ultima decise di fare un passo avanti nel settore, ideando un piano per costruire un transatlantico di grandi dimensioni, noto piรน per l’estremo comfort che per la velocitร . Decisamente un’idea controcorrente che pubblicizzata, fece scalpore in quell’epoca modernista che dava importanza al progresso, ottenuto in qualsiasi maniera possibile. Era il 1909 quando due navi “di lusso” vennero costruite fianco a fianco in un cantiere appositamente allestito, in grado di accogliere le loro dimensioni senza precedenti. Se messe in verticale, sarebbero state alte quanto l’Empire State Building.

Le navi gemelle erano l‘Olympic e il Titanic, in gran parte disegnate da Thomas Andrews, ingegnere famoso per i suoi progetti innovativi. Oltre alle decorazioni e ai minuziosi ornamenti, il Titanic presentava un immenso salone da pranzo nella prima classe, ben quattro ascensori e una piscina. Le sue sistemazioni di seconda classe erano paragonabili alle caratteristiche di prima su altre navi mente la terza classe, sebbene modesta, si contraddistingueva per il relativo comfort. L’Olympic e il Titanic , una volta completati, divennero i transatlantici piรน grandi e probabilmente piรน lussuosi del loro tempo. Pur non potendo competere in velocitร  con altre navi transoceaniche come la Lusitania e la Mauretania, avevano suscitato grande clamore per il lusso senza precedenti.

foto Il transatlantico Olympic
Il transatlantico OlympicPh. Biblioteca del Congresso, Washington, DC

New York Titanic

Il progetto definitivo prevedeva 16 compartimenti stagni dotati di porte che potevano essere sigillate dal ponte. Se le navi si fossero allagate, sarebbero comunque rimaste a galla, cosรฌ diceva la White Star descrivendo questi giganti del mare, come praticamente inaffondabili.

Dopo il completamento dello scafo e della sovrastruttura principale, il Titanic fu varato il 31 maggio 1911. Iniziรฒ quindi la fase di allestimento da parte di Andrews, con il caricamento dei macchinari sulla nave e l’inizio dei lavori interni. Dopo il viaggio inaugurale dell’Olympic nel giugno 1911, furono apportate lievi modifiche al design del Titanic. Andrews teneva molto che tutto fosse perfetto, sia a livello stilistico che per la sicurezza dei passeggeri. All’inizio dell’aprile del 1912 il Titanic affrontรฒ le prove in mare, dopodichรฉ la grande nave fu dichiarata idonea alla navigazione. Il Titanic si preparava a intraprendere il suo viaggio inaugurale: era una delle navi piรน grandi e opulente del mondo intero, lungo circa 269 metri e largo circa 28,2 mt.

Il 10 aprile 1912, il Titanic salpรฒ da Southampton, Inghilterra, per il suo primo viaggio, con arrivo a New York previsto entro 7 giorni. Il comandante a bordo era Edward J. Smith, chiamato โ€œMillionaireโ€™s Captainโ€ perchรจ molto conosciuto tra i passeggeri di spicco. Considerato uno dei piรน esperti capitani al mondo, era colui che aveva comandato anche il viaggio inaugurale del transatlantico gemello Olympic, poco meno di un anno prima, compiuto sulla stessa rotta. Pianificรฒ che quello del Titanic sarebbe stato il suo ultimo viaggio dopo una carriera durata oltre 30 anni. In una sua celebre dichiarazione, Smith affermรฒ di non riuscire a immaginare alcun tipo di evento avverso che potesse accadere ai nuovi transatlantici, poichรฉ la tecnica di costruzione era andata ben oltre gli incidenti che si potessero allora immaginare.

foto Il capitano Edward J. Smith
Il capitano Edward J. Smith

New York Titanic

Sul transatlantico piรน grande del mondo si imbarcarono piรน di 2.200 persone, di cui 1.300 passeggeri. Molti si erano prenotati su altre navi in precedenza, ma erano stati dirottati sul Titanic a causa di uno sciopero nelle forniture di carbone. In seconda classe viaggiava il ceto medio, insegnanti, impiegati, commercianti, mentre in terza classe erano stipati numerosi emigrati provenienti da tutta Europa ed oltre. Ad aiutarli c’erano diversi traduttori che facevano parte dell’equipaggio. Nella prima classe c’era un certo numero di persone di spicco tra cui l’uomo d’affari americano Benjamin Guggenheim, padre della famosa Peggy e Isidor Straus con sua moglie Ida, fondatori del grande magazzini Macy’s di New York. E ancora Molly Brown, una socialite americana il cui marito era diventato ricco nel settore minerario.

L’immobiliarista John Jacob Astor IV era anch’egli sul Titanic, all’epoca valeva 87 milioni di dollari, quando incontrรฒ il suo destino sulla nave che affondava. Lui e sua moglie incinta, Madeleine, prenotarono un viaggio di ritorno negli Stati Uniti, per assicurarsi che il loro bambino nascesse in America. Molti altri nomi di spicco sono legati indissolubilmente al transatlantico, alcuni scamparono alla tragedia, altri persero la vita. Lo stesso Thomas Andrews si imbarcรฒ, il progettista, che voleva rilevare di persona eventuali problemi della sua creatura. Chi invece all’ultimo momento decise di non affrontare il viaggio scegliendo un’altra nave, fu Guglielmo Marconi, famoso scienziato e inventore della radio senza fili usata proprio sul grande piroscafo.

Un riflesso del lusso datato 1912

The Grand Staircase foto di repertorio White Star

L’interno del Titanic รจ stato spesso paragonato ad un albergo galleggiante, contenente alcuni dei migliori esempi di artigianato e design d’interni visti in un transatlantico fino ad oggi. La grande scalinata chiamata The Grand Staircase, mostrava un livello di opulenza degno di una famiglia reale, sicuramente mai visto in nessun’altra forma di viaggio dell’epoca. Era situata sotto una bellissima cupola che dava un’eccellente illusione di luce naturale a qualsiasi ora del giorno, mentre il fulcro era un pannello intagliato contenente un orologio. I passeggeri scendevano le scale per entrare nella sala da pranzo di prima classe o prendevano i modernissimi ascensori. Il regista James Cameron nel suo film Titanic del 1997, ha fatto di tutto per garantire l’accuratezza della grande scalinata, riproducendola fedelmente ed usando i materiali originali come il massello di rovere.

La ricostruzione delle scenografie e degli interni รจ l’unica cosa che ho amato del film, perchรจ il Titanic di James Cameron sfoggiava un set davvero spettacolare, ricostruendo quasi a figura intera la famigerata nave. Uno dei set interni piรน impressionanti รจ stata la ricreazione proprio della Grand Staircase, la zona piรน famosa del Titanic. In effetti la scalinata, come menzionato da uno del personale della troupe cinematografica, ha finito per recitare quasi come un vero personaggio, essendo la location di diverse scene cruciali, inclusa quella finale. Una curiositร  รจ che la scalinata presentata nel film รจ leggermente piรน grande di quella della nave reale. La ragione di ciรฒ era perchรฉ le persone nel 1912 erano piรน basse di quanto lo siano oggi, di conseguenza, la scala รจ stata ingrandita per far sembrare gli attori piรน piccoli.

Set del film Titanic di J. Cameron

New York Titanic

Il Bridge Deck era il ponte piรน alto del Titanic, cosรฌ chiamato perchรฉ lรฌ erano immagazzinate le scialuppe di salvataggio e offriva l’unico vero spazio aperto sulla nave. I signori di prima e seconda classe potevano passeggiare, riposare sulle panchine, giocare a quotes, lanciando spessi anelli di metallo e perdersi in tranquilla contemplazione guardando il mare. I passeggeri di terza classe facevano la loro passeggiata sul ponte B poichรฉ non erano ammessi sul Bridge Deck. Il ponte di coperta era una piattaforma simile a un ponte di poppa tuttavia, i passeggeri di terza, erano obbligati a condividere questo spazio con merci e attrezzature. Durante la progettazione del Titanic, sono state aggiunte funzionalitร  completamente nuove per i ricchi ospiti, che non erano mai state viste prima.

A bordo c’era la maggior parte dell’รฉlite della societร  edoardiana che poteva usare una palestra all’avanguardia, bagni turchi esclusivi per soli uomini decorati con piastrelle in stile arabo e comode poltrone, dove i signori potevano riposare. Le sale pubbliche di prima classe comprendevano un salone da pranzo, una sala da ricevimento, un ristorante, un salotto, una sala di lettura e scrittura, una fumatori e la veranda del Cafe Parisien. Questa era una zona pranzo alla moda che ricordava i cafe boutique della moderna Parigi. Sul ponte Promenade A, i passeggeri di prima, potevano usufruire inoltre del Verandah Cafรฉ e del Palm Courts. Le grandi finestre, i mobili in vimini, i tralicci, le piante in vaso e i pavimenti a scacchi di queste stanze, davano l’impressione di essere nella campagna inglese.

La palestra di prima classe

New York Titanic

The Reading and Writing Room era una stanza progettata esclusivamente per le signore di prima classe, dipinta di bianco e arredata molto elegantemente. C’era un enorme vetrata a bovindo che permetteva di affacciarsi sul Promenade Deck e ardeva intenso un grande fuoco nel camino, che aggiungeva calore alla stanza “del gossip“. Si potrebbe continuare all’infinito descrivendo l’immenso piroscafo, che aveva come punto di forza la sala da pranzo, dove venivano serviti piatti multietnici, con ingredienti freschi e raffinati. La nave vantava diversi punti di ristoro, come i ristoranti ร  la carte e una caffetteria, dove era possibile mangiare a qualsiasi ora. Il cibo sul Titanic era considerato di alto livello, rifletteva il lusso e l’opulenza che voleva ostentare il proprietario Bruce Ismay, anche lui passeggero.

Cabina di seconda classe della nave gemella Olympic

Leggendo i diversi menu si capisce quanto fosse ovvia la differenza tra le varie classi. Ai passeggeri di prima erano riservate selezioni di formaggi, buffet di pesce, carni alla griglia e prodotti prestigiosi per lโ€™epoca. Poi cโ€™erano i viaggiatori di seconda classe, ai quali veniva servito un solo tipo di pesce cotto al forno, agnello, tacchino, riso, frutta e verdura. Loro perรฒ avevano il privilegio di avere anche il caffรจ nel menu, bevanda totalmente inesistente nei pasti dei passeggeri di terza. La sala da pranzo del ceto medio, era decorata in stile Luigi XVI e aveva pannelli di quercia a scorrimento. Dopo cena le signore si separavano dai mariti per ritirarsi nella biblioteca, mentre quest’ultimi si ritrovavano a fumare e parlare in un’ala a loro dedicata.  

New York Titanic

La stanza delle signore di seconda classe era ottimamente arredata con mobili in mogano, una libreria, grandi finestre e tende di seta che donavano un’atmosfera accogliente. Le cabine di seconda erano molto simili a quelle standard di prima classe, dotate di lavabo e vaso da notte, tutto progettato per ospitare al meglio la nuova e fiorente classe media americana. I passeggeri di terza classe si dovevano accontentare di un’esperienza culinaria meno lussuosa, ma pur sempre accettabile. La sala da pranzo di terza era sul ponte G e ospitava fino a 324 persone, servendo un menรน semplice, con piatti come porridge, stufati di manzo e patate.

Sala da pranzo di seconda classe

Una storia vera che ancora oggi commuove il mondo

immagine dell'affondamento del Titanic

ยซEra una notte stellata. Non c’era luna e non avevo mai visto le stelle brillare piรน fulgide; sembrava che volessero staccarsi dal cielo. Era una di quelle notti in cui ci si sente felici di essere al mondoยป

Jack Thayer – sopravvissuto, autore di un pamphlet di memorie dal titolo “The Sinking of the S.S. Titanic”

La sera del 14 aprile 1912 il Titanic iniziรฒ ad avvicinarsi ad un’area nota per la presenza di iceberg, giร  segnalati agli operatori radio a bordo, da molte altre navi. Fu per questo motivo che il comandante Smith modificรฒ leggermente la rotta, pur mantenendo perรฒ un’elevata velocitร , concordata con Ismay, direttore della White Star. C’era infatti la possibilitร  di arrivare a New York con un giorno di anticipo, fatto che avrebbe avuto un incredibile ritorno pubblicitario per la compagnia. Una serie di sventurate coincidenze perรฒ, come la mancanza di binocoli per le vedette, la notte buia e il mare insolitamente calmo, permisero la collisione fatale. Alle 23.40, ora della nave, le vedette videro ad occhio nudo, un iceberg che si stagliava a poche centinaia di metri a prua. Il Titanic iniziรฒ cosรฌ la fatale virata scoprendo il fianco, la montagna di ghiaccio era troppo vicina per evitare la collisione.

Il lato di tribordo della nave sfregรฒ contro l’iceberg, almeno cinque dei suoi presunti compartimenti stagni verso prua, vennero rotti. Dopo aver valutato il danno, l’ingegnere Andrews capรฌ subito l’entitร  del disastro: il Titanic sarebbe affondato. Subito furono inviati i segnali di soccorso e il Carpathia si diresse immediatamente verso il transatlantico, pur trovandosi a circa 3 ore di navigazione. Mentre si fecero tutti i tentativi utili per cercare navi vicine di soccorso, le scialuppe di salvataggio vennero varate, con l’ordine di imbarcare prima donne e bambini.  Sebbene il numero di scialuppe superasse quello richiesto dal British Board of Trade, le sue 20 barche potevano trasportare solo 1.178 persone, ben al di sotto del numero totale dei passeggeri.

@ Getty Images

New York Titanic

L’imbarcazione numero 7 fu la prima a lasciare il Titanic, conteneva solo 27 persone, sebbene avesse spazio per 65 naufraghi. Alla fine di quella lunga notte, solo in 700 si sarebbero salvati grazie alle scialuppe di salvataggio, in 6 furono invece tirati fuori dalle acque gelide. Dalle testimonianze dei superstiti, gli unici segnali dell’impatto che si percepirono in prima classe, furono il tintinnio dei lampadari di cristallo e qualche oggetto caduto a terra. La terza classe invece sentรฌ un rumore sordo, profondo, mentre i fuochisti, piรน vicini allo scafo divelto, parlarono di un rumore “assordante di ferraglia”. Furono loro a rendersi conto per primi dello squarcio nello scafo:

Si sentรฌ come uno scoppio di arma da fuoco e l’acqua cominciรฒ a scorrere intorno. Ci gorgogliรฒ tra le gambe e noi ci precipitammo con un balzo nel compartimento successivo chiudendoci alle spalle la porta stagna. Non pensai, e nessuno lo pensรฒ in quel momento, che il “Titanic” sarebbe potuto affondare“.

Inizialmente gli ospiti di prima e seconda classe, non capirono la gravitร  della situazione, mentre quelli di terza furono inviatati a rimanere nei loro alloggi. Il clima era apparentemente sereno, la serata procedeva nel salone, mentre nelle sale comuni continuava ad essere servito caffรจ e cognac. Mentre i passeggeri aspettavano di salire sulle lance, i famosi musicisti del Titanic, che quella sera suonavano nella lounge di prima classe, si trasferirono sul ponte della nave. Alcuni riportano che, guidati dal violinista Wallace Hartley, fecero musica fino a pochi minuti prima dell’inabissamento e c’รจ chi ricorda che l’ultima canzone eseguita fu Nearer My God to Thee. Quest’ultimo รจ un inno cristiano che parla di speranza: “piรน vicino a te mio Dio, piรน vicino a te”. Sia i sopravvissuti americani che quelli britannici ricordano chiaramente di averlo sentito. 

New York Titanic

“Molte cose coraggiose furono fatte quella notte, ma nessuna fu piรน coraggiosa di quelle fatte dagli uomini che suonavano, minuto dopo minuto, mentre la nave si sistemava silenziosamente sempre piรน in basso nel mare. La musica che suonavano sembrava il loro requiem immortale ed era, allo stesso tempo, il loro diritto di essere ricordati sulle pagine di fama immortale “.

Testimonianza di un passeggero di seconda classe

Non รจ un caso che a questi valorosi musicisti sono dedicate numerosi articoli, c’รจ da chiedersi quale fosse il loro carattere, il rigore a cui erano abituati. Quando tutto intorno era panico e dolore, continuarono a suonare, rimanendo al loro posto durante tutta l’agonia dei passeggeri. Era ovvio che non c’erano abbastanza scialuppe di salvataggio, molti sarebbero morti, era la fine e stava iniziando la discesa negli abissi, l’ultimo frastuono mortale. E’ questo il momento di maggiore commozione per me quando rivivo con la mente questa tragedia storica, l’attimo della consapevolezza, dell’accettazione e dell’onore.

Forse per molti non fu chiaro ciรฒ che stava realmente accadendo, ma per altri, in quei momenti di musica vivace e terrore puro, la mente deve essersi improvvisamente rischiarata, riportata ad una tragica ragione. Sicuramente i musicisti sapevano cosa stava accadendo, ma decisero di rimanere al loro posto. Inutile dire cosa successe poi, verso le 2:18 le luci del Titanic si spensero. Poi la nave piรน lussuosa e grande del mondo si spezzรฒ in due, con la prua che andรฒ subito sott’acqua. I rapporti in seguito ipotizzarono che le ci vollero circa sei minuti per raggiungere il fondo dell’oceano.

La poppa invece si adagiรฒ momentaneamente nell’acqua prima di rialzarsi, diventando infine verticale. Rimase brevemente in quella posizione prima di iniziare il suo tuffo finale, mentre centinaia di passeggeri e membri dell’equipaggio finirono in mare. Alcune scialuppe di salvataggio tornarono indietro a recuperare i superstiti, ma pochi a quel punto, erano ancora vivi a causa dell’intenso gelo delle acque.

Passeggeri titanici

Tra le vittime influenti c’รจ John Jacob Astor e sua moglie Madeleine. Secondo alcuni testimoni Astor si aggrappรฒ al lato di una zattera, ma il suo corpo si congelรฒ a causa delle temperature sotto lo zero, si lasciรฒ andare e affondรฒ negli abissi. Quando i soccorritori recuperarono il corpo, gli trovarono addosso, 2.400 dollari in contanti. La leggenda narra che l’ingegnere Thomas Andrews รจ stato visto l’ultima volta in piedi nella sala fumatori di prima classe a guardare un dipinto di Plymouth. Molti resoconti di testimoni oculari affermano invece che assistette attivamente donne e bambini nelle scialuppe, lanciando sedie in acqua da usare come dispositivi di galleggiamento. Il suo corpo non fu mai stato identificato.

Benjamin Guggenheim si imbarcรฒ sul Titanic con il suo staff e la sua amante, la cantante francese Lรฉontine Aubart. Al momento dell’impatto dormiva e non si rese conto della gravitร  delle circostanze. Successivamente aiutรฒ lo staff e Lรฉontine a salire nella lancia n. 9, rassicurando la domestica, “Ci rivedremo presto, domani il Titanic ci sarร  ancora”. Dopo aver realizzato che non c’erano piรน scialuppe di salvataggio, Guggenheim e il suo cameriere Victor Giglio tornarono nella loro cabina e si vestirono con gli abiti da sera. I due uomini entrarono nell’area della Grande Scalinata e pare che qualcuno li sentรฌ dire:. “Noi ci siamo vestiti al meglio e siamo pronti a scendere come signori”. Sia il corpo di Guggenheim che quello di Giglio non furono mai recuperati.

Isidor e Ida Straus in una scena del film Titanic di J. Cameron
Isidor e Ida Straus in una scena del film Titanic di J. Cameron

New York Titanic

Personaggi di spicco sul Titanic erano i coniugi Isidor, proprietario con il fratello della catena newyorkese Macy’s e Ida Straus. Di origine tedesca naturalizzati statunitensi, dopo 40 anni di matrimonio, la coppia aveva deciso di trascorrere l’inverno del 1911 in Europa, insieme alla famiglia. Nel momento di fare rientro in America, uno sciopero del carbone dirottรฒ la prenotazione sul Titanic, segnando per sempre il loro destino. Quella fatidica notte, Ida fu chiamata per sedere su una scialuppa assieme alla sua cameriera Ellen, ma non volle lasciare il marito sulla nave. Nessuno riuscรฌ a persuaderla e, lasciata la sua pelliccia ad Ellen, salรฌ nuovamente sul ponte. I coniugi Straus furono visti per l’ultima volta sul ponte lance, abbracciati. Entrambi morirono nel naufragio alle 2:20 del 15 aprile, quando il Titanic affondรฒ definitivamente. “Non voglio separarmi da mio marito. Come abbiamo vissuto insieme, cosรฌ moriremo, insieme”.

foto Molly Brown
Molly Brown

New York Titanic

Molly Brown era nota per i suoi cappelli appariscenti e una personalitร  a dir poco affascinante. Mentre godeva della sua ricchezza, trascorse la vita a donare, sostenendo i diritti delle donne, dei bambini e l’importanza dell’istruzione. La leggenda dice che dopo la morte, il mondo l’avrebbe ricordata come “linaffondabile Molly Brown”, per il coraggio riportato nel bel mezzo del disastro del Titanic. La Brown infatti aiutรฒ i sopravvissuti a salire a bordo delle scialuppe di salvataggio durante l’evacuazione. Salรฌ a sua volta sulla n.6 nella quale si trovavano solo 20 donne e i due membri dell’equipaggio. La Brown, interpretata da Kathy Bates nel film del 1997, avrebbe litigato con il Maggiore per tornare verso i detriti della nave a cercare di recuperare i sopravvissuti.

Per quest’ultimo era troppo pericoloso avvicinarsi al vortice creato dall’inabissamento, ma la paura fondata che i naufraghi potessero aggrapparsi alla scialuppa rovesciandola, non fermรฒ Molly che prese in mano la situazione. Afferrรฒ un remo e incominciรฒ a vogare, spronando le altre donne a fare lo stesso. Minacciรฒ di gettare in mare il timoniere e il suo equipaggio: fu cosรฌ che prese la guida della scialuppa n.6. Una volta salva sul Carpathia, Molly Brown aiutรฒ l’equipaggio con i soccorsi, sapeva molte lingue, cosa che le permise di sostenere chi aveva perso i propri cari. La sua umanitร  fu subito riconosciuta portando il suo nome alla ribalta. In vita usรฒ questa popolaritร  e la sua ricchezza, per riformare le condizioni della classe operaia della nazione americana.

 Remember the Titanic

Straus Memorial – Straus park -New York

Mentre i newyorkesi piangevano la perdita dei propri cari, hanno immediatamente incanalato il loro dolore nella costruzione di memoriali, il ricordo fisico di un disastro che non ha lasciato praticamente traccia. Sono passati piรน di 100 anni da quel giorno, ma tra le strade di New York ci sono ancora gli echi di quella assurda strage. A Central Park, a nord della porta degli ingegneri tra la 91esima strada e la Fifth Avenue, si trova il memoriale di William T. Stead. Era un giornalista britannico che, a quanto si dice, salvรฒ eroicamente altri prima di morire a bordo del Titanic. Il monumento fu eretto nel 1920 e presenta un ritratto di Stead affiancato da un cavaliere e un angelo.

Nel giugno del 1912 fu progettato un memoriale per onorare i filantropi Isador e Ida Straus vicino alla loro casa nell’Upper West Side. Nel 1913 si tenne il concorso per aspiranti scultori e la vincitrice fu la ninfa pensierosa di Augustus Lukeman. La cittร  amava questa coppia e a loro dedicรฒ lo Straus Park, sotto la statua รจ inciso un brano del Vangelo: “amabili e piacevoli erano nella loro vita, e nella loro morte, non furono separati”. L’ultimo patto d’amore della coppia รจ stato descritto nei film riguardanti l’apocalittico affondamento: in Titanic, latitudine 41 nord del 1958, in Titanic del ’53, nel film tv S.O.S. Titanic del ’79 e in un cameo, in Titanic di James Cameron. Se ci si fa caso, appena si entra ai grandi magazzini Macy’s, sulla parete c’รจ una commovente targa commemorativa “le loro vite furono bellissime e le loro morti, gloriose“.

foto di Dove era e dov'รจ oggi il Titanic Lighthouse
Dove era e dov’รจ oggi il Titanic Lighthouse

New York Titanic

Il South Street Seaport รจ la casa di moltissimi tesori nautici ed รจ anche la sede di un memoriale alla tragedia nautica piรน importante del ventesimo secolo. Titanic Memorial Park รจ un piccolo parco all’ingresso di questa parte del porto di New York. Il fulcro del parco รจ un faro bianco alto circa 18 metri, datato 1913, un tempo funzionante sulla sponda dell’East River. Fatto erigere grazie all’insistenza e alla caparbietร  di Molly Brown, originariamente il faro si trovava in cima al Seamen’s Church Institute. Finanziato da JP Morgan, il faro era dotato di una sfera del tempo che ogni giorno dal 1913 al 1967, scendeva dal palo per segnalare mezzogiorno alle navi nel porto. La timeball, come la chiamano gli americani, รจ un dispositivo segna-tempo.

Formata da una grande sfera di legno o metallo, veniva lasciata cadere in un momento prestabilito per consentire ai navigatori al largo, di verificare l’impostazione dei loro cronometri marini. Giร  nell’antichitร , come si puรฒ studiare anche nella storia dei Greci, una pallina veniva fatta cadere nelle piazze principali delle cittร , per scandire le ore. Le stazioni delle piรน moderne sfere del tempo impostavano i loro orologi in base alle osservazioni di transito delle posizioni del sole e delle stelle. Ora ne esistono pochissime, per lo piรน diventate attrazioni turistiche, ci ricordano un passato neanche troppo lontano, dato che la sua invenzione, cosรฌ come la conosciamo oggi, risale all’Inghilterra del 1829.

New York Titanic

Nel 1968 il Seamen’s Church Institute si trasferรฌ e quell’anno, il faro fu portato nella sede attuale. Ora viene ricordato come Titanic Lighthouse e anche se non tiene piรน il tempo, nessuno di noi dimenticherร  mai la storia del Titanic. Sono d’accordo con lo storico e scrittore Claudio Bossi che ha dedicato una vita allo studio del Titanic, quando dice che l’interesse che ancora suscita questo relitto, รจ dovuta al fatto che poco o nulla si sa di quella notte. Conosciamo tutto della nave e dei suoi occupanti, ma per quanto riguarda l’affondamento, tutto si basa sulle testimonianze forvianti e annebbiate dei sopravvissuti, come spesso sono i ricordi. Supposizioni, cospirazioni, frammenti, forze avverse, malasorte, sono tutte incognite che difficilmente verranno risolte. Nella veritร  sull’affondamento del Titanic solo la punta dell’iceberg รจ stata toccata. Scusate la freddura.

Articolo di Lara Uguccioni

Fonti e fotografie:
www.novascotia.ca
www.smithsonianmag.com
www.nytimes.com

www.cinemablography.org
www.titanic-titanic.com
www.wikipedia.org
Alcune foto sono dell’archivio dell’Enciclopedia Britannica: www.britannica.com – alte si trovano sul web e sono di pubblico dominio

10 Comments

  • Marina Fiorenti

    A South Street Seaport sono passata davanti al Titanic Memorial, ma non sapevo che fosse un vero faro e che servisse per segnare il tempo. Grazie per aver raccontatato cosรฌ bene la storia del Titanic.

  • Mimรฌ

    Sono una di quelle che ama la storia del Titanic. E sicuramente hai perfettamente ragione quando dici che molti misteri devono essere ancora portati a galla. Sarร  anche per questo che il Titanic ha tanti “proseliti”?

    • lara_uguccioni

      Sicuramente Mimi, le storie misteriose suscitano sempre tanto interesse, soprattutto se vorticano intorno a fatti reali.

  • Libera

    Sono stata sempre affascinata dalla storia del Titanic, tant’รจ che quando sono andata a Belfast, non mi sono lasciata scappare l’opportunitร  di andare a visitare il museo, che sorge proprio lรฌ dove il transatlantico รจ stato costruito. รˆ stata una visita davvero interessante.

    • lara_uguccioni

      Ma che bella opportunitร  Libera! Non sapevo del museo di Belfast, devo segnarmelo che vorrei tanto vedere qualcosa che riguarda il Titanic

  • Annalisa Trevaligie-Magazine

    La storia del Titanic mi ha sempre appassionato, e ogni qual volta io legga o veda qualcosa in tv a riguardo, penso sempre che ancora oggi la sua storia sia servita a ben poco. Il lusso tuttora acceca piรน della soliditร .. e pur di far vedere lo stato di grazia in cui si vive si perde il senso dell’obiettivo, della praticitร . Il Titanic applicato alla vita.

    • lara_uguccioni

      Ciao Annalisa, pochi giorni fa, ho visto un bellissimo documentario sul Titanic. Un ingegnere navale ha detto che proprio “grazie” all’affondamento, l’ingegneria ha imparato tanto e si รจ evoluta nell’evitare quei fatali errori commessi. A qualcosa รจ servito, se cosรฌ si puรฒ cinicamente dire, ma come dici tu, siamo nell’Era di un Titanic Word, oggi come ieri poco รจ davvero cambiato.

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