American tradition, menù e ricette del Giorno del Ringraziamento
Indice
- La tradizione americana tra i fornelli italiani
- I Bugel farciti
- Torta “Zucchini Pie”
- La crema di zucca e patate
- Roast turkey a modo mio
- La zucca al forno
- Torta brownie e gelato alla crema
Il giorno del Ringraziamento è una festa tipica americana celebrata il quarto giovedì del mese di novembre. Le sue origini risalgono al 1621, quando i primi Coloni organizzarono una grande cena per festeggiare il primo grande raccolto d’autunno. I Padri Pellegrini di Plymouth e gli indiani della tribù dei Wampanoag diedero vita insieme la ricorrenza, che divenne un simbolo di abbondanza, collaborazione e inclusione. Oggi la festa si svolge soprattutto in cucina, con la preparazione di abbondanti e deliziose pietanze tradizionali americane. Il menù di allora è sicuramente diverso da quello attuale, che ha come Re assoluto Mr. Turkey. Non c’è Thanksgiving senza un tacchino arrosto!
Giorno del Ringraziamento: menù e ricette
Giorno del Ringraziamento: menù e ricette
La tradizione americana tra i fornelli italiani
Lo spirito aggregativo e la voglia di fare festa sono sempre state tipiche di casa mia. Ecco perchè già da un mese prima del Giorno del Ringraziamento scrivo il menù, sfoglio ricette e programmo ogni dettaglio compresa la mise en place da usare. Non lascio nulla al caso, perchè organizzare cene tra amici e parenti è per me divertente ed amo portare sulla tavola sapori e storia di altre Nazioni. Le mie cene a base di piatti tipici americani pare siano mitiche. La scoperta di nuovi sapori e nuove storie piace ai mie invitati e io mi diverto a raccontare e a far assaggiare sempre nuovi piatti. Questo che vi propongo è un menù tipicamente autunnale, con la piacevolezza ed il gusto dei prodotti di una stagione che mi riempie gli occhi e il cuore.
Dopo la solita estate torrida e frenetica, il periodo dell’autunno mi ispira, la fantasia si risveglia ed è il momento in cui do il meglio di me. Quest’anno ho voluto osare nel preparare proprio qualcosa che fosse tipico della tradizione oltremare. Ho cucinato quindi ricette prese sia dal sito di Martha Stewart, che pietanze che avevo mangiato in America, senza dimenticarmi però dei prodotti italiani, come la zucca che abbiamo usato, arrivata direttamente dall’orto dello zio di Paolo.
Giorno del Ringraziamento: menù e ricette
Sono le 8 di sera, gli ospiti stanno arrivando, sono così emozionata che quasi dimentico di fare gli onori di casa! In tavola c’è già la prima portata, un antipastino con Bugel farciti in attesa che la crema di zucca si cuocia. Assaggiati a New York me ne ero subito innamorata. I bugel facevano parte della mia colazione nella Grande Mela, perchè sono buonissimi anche con burro e marmellata. danno però il loro massimo ripieni di affettati e formaggi, anche spalmabili. Ad accompagnarli c’era una Zucchini Pie che ho preparato seguendo la ricetta della mitica Martha. Come entrèe alla cena ho proposto un piccolo aperitivo salato annaffiato da ottima birra americana, la Bud prodotta a Saint Louis. E’ una lager chiara e leggera che si sposa alla perfezione con gli affettati e le torte salate. Va servita freddissima e bevuta “alla canna”, come si fa in America!
I Bugel farciti
Ottimi a colazione o per un brunch veloce, si prestano bene anche a un divertente aperitivo. Di origine ebraica, i Bugel sono un pane molto amato negli Stati Uniti. Morbidi e tondi, caratterizzati da un buco centrale, questi panini hanno un sapore dolce dovuto al metodo di cottura. Si possono realizzare in casa ed è l’unico lievitato ad essere prima bollito e poi cotto al vapore. La ricetta fu introdotta in America dagli emigrati ebrei di origine polacca, infatti il nome deriva dal tedesco bugel cioè staffa o anello (per la loro particolare forma). Io li ho comprati già pronti, scaldati bene sulla piastra, tagliati a metà e farciti in due gusti. I primi con burro salato, salmone ed erba cipollina, perchè io amo il salmone! Gli altri con crescenza, fette di pancetta arrotolata e rucola. Gli invitati hanno gradito!
I Bugel nascono in Polonia, ma con l’emigrazione negli Stati Uniti di molti ebrei d’Europa, i bagel si diffusero anche in quelle zone e divennero un vero e proprio piatto centrale della tradizione culinaria americana. A partire dagli anni ’50 questi panini diventato di uso comune, diffusi su tutte le tavole e negozi. A New York si trovano diverse panetterie ebraiche, soprattutto a Brooklyn, che nel fanno di buonissimi. Oggi nei bistrot moderni polacchi si trovano cosparsi di glasse nella versione dolce, tagliati in panini e farciti in quella salata o per le strade del centro di Cracovia, con il nome di obwarzanki, nella più famosa versione da passeggio cosparsa di semi vari.
Torta “Zucchini Pie”
Sì avete capito bene, ZUCCHINI perchè gli americani sono strani. Scherzo, è la pronuncia che li frega!
Questa è una particolare torta salata, antenata dei pasticci di qualche secolo fa. Ho usato una ricetta tipica americana presa dal sito di Martha Stewart, che vede nella farina 0 il mito dell’ingrediente perfetto. Pare che grazie a questo tipo particolare di farina si possa ottenere l’unica e la sola Zucchini Pie. Passiamo alla ricetta:
Ingredienti:
- 3 zucchine medio/grandi
- 200 g farina 0
- 100 ml olio di semi
- pepe e sale
- 4 uova
- 2 cucchiai parmigiano grattugiato
- mezza cipolla bianca o arancione
- stampo da torta apribile con diametro 24 cm
Affettate finemente la cipolla e le zucchine, possibilmente con una mandolina. Mettete il tutto in una ciotola capiente aggiungendo olio, uova, farina, sale, pepe e parmigiano. Amalgamare bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Mettete il composto nella tortiera ben imburrata ai bordi a cui avrete aggiunto sul fondo della carta da forno. Livellate bene ed infornate a 180° per 40/50 minuti. Una volta tolta dal forno quando sarà ben dorata, lasciatela raffreddare. Successivamente toglietela dallo stampo e tagliatela. Sarà buonissima!
La ricetta è facile, veloce ed adatta a tutte le cuoche, anche alle principianti. Questa torta salata è composta da uno strato esterno croccante ed uno interno estremamente morbido che si scioglierà in bocca al primo assaggio. Le torte salate sono un piatto tipico del nord Europa e anche dell’Italia cucinate già dal 13°secolo. Chiamati pasticci erano formati da uno strato di pane duro esterno, che doveva essere ammollato per diventare commestibile. I pasticci venivano riempiti con quello che la stagione offriva, oltre a pesce o carne. Con la scoperta dell’America vengono introdotte anche in Europa dove, nel periodo estivo vengono usate come ripieno. Ovviamente noi europei portammo nel Nuovo Mondo i nostri pasticci, dove era facile reperire le zucchine essendo “di casa”.
Giorno del Ringraziamento: menù e ricette
La crema di zucca e patate
A pochi giorni dalla cena, Paolo ha portato a casa una splendida zucca da 1kg. E’ stato un regalo gradito dallo zio dalla Lombardia che l’ha colta dal suo orto apposta per noi. Dovevamo dare onore a questo strepitoso ortaggio che amiamo, quindi abbiamo creato una crema che la valorizzasse per un primo piatto degno di questo nome.
Ingredienti per 6/7 persone:
- 1 zucca da 1 kg
- brodo vegetale 1 litro
- patate 200 gr
- cipolla arancione 100 gr
- olio extravergine q.b.
- sale, pepe, noce moscata e un pizzico di cannella
Per la guarnizione:
- cubetti di pane croccante
- fette di bacon cotte in padella
Ho messo sul fuoco una pentola con un litro d’acqua, con del brodo granulare vegetale e ho portato a bollore. Nel mentre, ho tagliato a cubetti un quarto di filone di pane toscano e l’ho messo in una padella con poco olio caldo, rosmarino, sale e pepe. I crostini si sono dorati in superfice, così li ho tolti e messi a parte per completare il piatto una volta finito.
Ho tagliato la zucca e le patate a dadini. Ho tritato finemente la cipolla e messa a rosolare con l’olio, a fuoco basso, in una pentola ampia con i bordi alti. Imbiondita la cipolla, ho aggiunto le patate, la zucca, sale, pepe e ho versato sopra il brodo caldo. Ho lasciato cuocere il tutto a fuoco basso per 30 minuti ed una volta cotte le verdure, ho spento e frullato con un mixer ad immersione.
Ottenuta una crema omogenea, ho aggiunto un pò di cannella e di noce moscata, giusto per profumare il piatto. In una padellina antiaderente ho fatto diventare croccante il bacon portando il fuoco ad una media temperatura. Ho scolato la pancetta affumicata e l’ho asciugata con uno scottex dal grasso in eccesso. Successivamente ho impiattato la crema, ho messo al centro il bacon croccante ricoprendola con qualche crostino di pane. Deliziosa.
Roast turkey a modo mio
Non ho cucinato un tacchino intero, nel mio forno non ci sarebbe stato! Ho invece comprato una fesa di tacchino, l’ho arrotolata e legata aggiungendo sotto la legatura abbondante salvia. A parte, ho preparato un intingolo di senape, limone spremuto e aglio tritato. Poi ho ben rosolato la carne e successivamente l’ho spennellata con la mia salsa di senape, fino a ricoprirla completamente. Ho infornato a 180° bagnando l’arrosto, di tanto in tanto, con del brodo di carne. 15 minuti prima di toglierlo dal forno, l’ho di nuovo spennellato con la salsa a base di senape.
A cottura ultimata, una volta raffreddato, ho tolto la corda, tagliato a fette la carne e ricoperto l’arrosto di salsa gravy. Ho servito le fette con a parte una salsa di cramberries (mirtilli rossi) che ho comprato in Massachusetts. Si è abbinata alla perfezione al sapore acidulo della mia salsa di senape 🙂 Ricordati che quando il tacchino avanza dalla sera prima, come da tipica tradizione del riciclo, il giorno dopo ci puoi fare degli ottimi panini con maionese e insalata.
Per fare la salsa gravy ho usato il fondo di cottura che ho versato in una ciotola capiente e lasciato riposare per qualche minuto, fino a quando il grasso non ha cominciato a galleggiare in superficie. Ho rimosso il grasso e l’ho pesato. Il segreto è utilizzate la stessa quantità di farina per realizzare una roux con il grasso e la farina. Si aggiunge successivamente, un poco alla volta, il resto del fondo di cottura e si procede mescolando fino a bollore con una frusta.
La salsa che ho realizzato l’ho usata direttamente sull’arrosto per condirlo e dargli sapore, ma in America si serve a parte, da accompagnamento alla carne e alle verdure del contorno.
La zucca al forno
Come contorno ho preferito servire le nostre classiche patate al forno, al posto delle più americane patate dolci. Quest’ultime hanno un sapore molto particolare, che ho pensato non fosse gradito ai miei ospiti. Ho voluto però osare con una verdura che in autunno uso spesso, cioè la zucca che al forno la trovo ottima. Ho quindi preso un pezzo di zucca dal fruttivendolo, ho tolto la buccia e tagliata a dadini medio grandi. L’ho messa su di una teglia insaporendola con olio, aglio, rosmarino, sale e pepe e ho osato aggiungendo un pizzico di cumino.
Così come cucino le patate arrosto, ho messo la mia zucca nella teglia, poi in forno a 180° e cotto per circa 40 minuti. Ho aspettato che i bordi della zucca diventassero scuri, ho spento il forno e servito. Facilissimo e di grande effetto.
Giorno del Ringraziamento: menù e ricette
Torta brownie e gelato alla crema
Per cucinare il brownie ci vogliono veramente pochi passaggi. E’ un dolce facile facile, vi consiglio la ricetta della mitica Laurel Evans sul suo blog Un’americana in cucina. Personalmente ho comprato il dolce, ma il gelato l’abbiamo fatto in casa. Paolo ha fatto il preparato al pomeriggio e messo nel frigorifero a raffreddare.
Ingredienti per mezzo kg di gelato (con la gelatiera):
- 300 G DI LATTE FRESCO INTERO
- 150 G DI PANNA FRESCA
- 3 TUORLI MEDI, FRESCHISSIMI
- 85 G DI ZUCCHERO SEMOLATO, FINE
- 1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI VANIGLIA
Si mette il tutto in una bottiglia vuota, potete usare quella del latte, shakerate e ponetela ben chiusa in frigo fino al momento di versare il contenuto nella gelatiera. Chi ha questo elettrodomestico sa perfettamente che ci vogliono circa 40/50 minuti per la preparazione del gelato, quindi è bene accendere la macchina prima di servire la seconda portata. Abbiamo terminato la cena con un buon caffè americano e qualche biscottino alla cannella.
Spero vi sia piaciuto il mio menù. Buon appetito e buon Giorno del Ringraziamento!
Articolo di: Lara Uguccioni
Sono appena uscita dalla palestra e leggere questo articolo mi ha fatto venire una fame immonda! Mangerei tutto! Poi il Thanksgiving è una ricorrenza che prima o poi mi piacerebbe fare in America, quindi questo articolo mi è piaciuto un sacco!
Grazie di cuore Erika, sono felice ti sia piaciuto l’articolo 🙂 io adoro l’America e l’anno scorso ho passato il Thanksgiving in Canada. Il prossimo anno spero di passarlo negli States, una volta nella vita devo farlo!
Complimenti Lara per i manicaretti e per la coreografica tavolata! Saresti perfetta per l’Home Restaurant, ci hai mai pensato? E adesso scusami, ma si è fatto tardi e mi hai fatto venire una gran fame!
Gtazie Teresa, bello l’home restaurant, ma a me piace andare a mangiare più che cucinare, anche se non si direbbe ehheheh
I telefilm americani ovviamente hanno fatto nascere in tutti i noi la domanda: ma com’è il tacchino del Ringraziamento? Ed in effetti non sarei curiosa solo di mangiarlo ma anche di assistere e magari partecipare alle fasi di preparazione.
Ciao Libera! Il mio sogno è quello di partecipare ad un giorno del Ringraziamento in casa di americani, mi piacerebbe tantissimo vedere cosa c’è di buono in tavola e condividerne la festa e i valori. Per ora mi accontento di averlo vissuto in Canada quest’anno 🙂 è stato un bel momento di allegria!
This me