Irlanda

Irlanda. A piedi tra le vie della vecchia Dublino

“Hai preso l’ombrello?” dico a Paolo mentre ci incamminiamo verso Grattan Bridge. Il cielo è grigio come sempre nella vecchia Dublino, ma l’aria è insolitamente carica di elettricità. “No, sono sicuro che non pioverà, perchè oggi c’è una fantastica avventura che ci aspetta. Vedrai che Abandinus è con noi” risponde con un mezzo sorriso, citando un dio celtico “vattelapesca” mentre l’immensa distesa d’acqua scura che è il Liffey, scorre sotto i nostri piedi. Penso che Paolo guardi troppe serie tv, ma mi incammino verso la nostra prima meta della giornata, sicura delle sue certezze in fatto di meteo.

La mattina a Dublino è piacevole. Tante persone, ognuna con la propria strada da percorrere e un posto dove andare tra le vie di una città ancora immersa nella semi oscurità della notte precedente. Tra i molti turisti si confondono gli abitanti, un calderone di etnie così affascinante che potrei stare ore ad osservare. Questa città è diventata da diversi anni un minestrone colorato di culture, causa le sedi di immense multinazionali come FacebookPayPal, LinkedIn e eBay. Inoltre attrae giovani lavoratori da tutta Europa, come mio nipote del resto, che qui si è ritagliato un piccolo posto nel mondo.

foto del fiume Lifh

Irlanda a piedi Dublino

Mia sorella ed io ci fermiamo a guardare le alte vetrine in stile Tudor affacciate sulle ampie vie del centro, tra una sigaretta fumata a metà e un caffè da asporto in un bicchiere di cartone troppo caldo da bere al volo. Le città europee sono magnifiche in inverno, di un fascino antico ed immutato nel tempo e Dublino non fa eccezione. La musica che arriva dalle porte socchiuse del Beef & Lobster all’angolo di Parlament Street , l’odore di caffè macinato nella piccola caffetteria italiana sulla Dame, le chiacchiere della gente che aspetta il verde al semaforo poco lontano, mi danno la sensazione di essere nel posto giusto.

Si sta avvicinando il Natale e Dublino è in fermento per i preparativi della festa. Adoro le decorazioni anglosassoni, tra il vecchio e il nuovo lo stile è impareggiabile e il sapore dell’antico non risulta mai sorpassato, ma solo abbellito da nuove idee di chissà quale designer. Camminiamo verso la nostra meta e all’angolo di College Green mi invita ad entrare una ripida scalinata di un colorato negozietto di alimentari. Sta arrivando l’ora di pranzo e dentro fanno dei panini favolosi, non posso fare a meno di prenderne un paio per noi tre, così da passare il tempo mentre siamo già pronti per il nostro appuntamento pomeridiano.

mia sorella davanti alle vetrine di Dublino
Vetrine di Dublino

Irlanda a piedi Dublino

Con lo stomaco pieno ci fiondiamo in un negozio meraviglioso che vende ogni tipo di capo d’abbigliamento fatto a mano con la preziosa lana di pecora irlandese. Maglioni candidi, morbidi, con lavori ad intreccio magnifici. Calze, sciarpe, berretti dai colori naturali e poi tanti, tantissimi cardigan classici che ci ricordano come ci si veste pesanti in queste zone fredde del nord Europa. Non ci si sofferma mai a pensare che le vere protagoniste della terra d’Irlanda sono proprio le pecore! E’ impossibile non notare la loro massiccia presenza una volta usciti dalla città, tra i campi, i paesini, sulle scogliere e tra gli innumerevoli prati che costellano la terra verde d’Irlanda.

Trinity College

La libreria più bella d'Irlanda
La biblioteca – ph europeanuniversities.eu

Aspettiamo l’incontro davanti al Trinity College con una guida che ci racconterà un pò di storia passeggiando tra le vie della città. Ho deciso di fare questo tour a piedi perchè mi affascina il passato e quando sono in un posto voglio assolutamente sapere tutto degli avvenimenti, episodi accaduti e curiosità che mi potrebbero essere sfuggiti. Ed è proprio questo che chiedo alla nostra guida subito dopo le presentazioni iniziali.

Iniziamo il nostro tour proprio qui. Siamo davanti al Trinity College, una delle Università più prestigiose al mondo nato addirittura nel 1592 per volere della regina Elisabetta I. Si sono laureati tra queste mura molti tra i più celebri scrittori e poeti irlandesi. In particolare vengono ricordati Oscar Wilde, Jonathan Swift autore dei “Viaggi di Gulliver” e Bram Stoker che scrisse il famosissimo “Dracula”.

una scena del film di Harry Potter ambientata al Trinity College

E’ sempre qui è stato inventato il codice a barre o meglio codice di catalogazione di libri ISBN, che ormai usiamo giornalmente per ogni articolo in commercio. Uno degli studenti che ha frequentato il Trinity mi sta particolarmente a cuore: è il premio nobel  Samuel Beckett, drammaturgo. Il suo capolavoro conosciuto da tutti è l’intramontabile Aspettando Godot, caposaldo del teatro dell’assurdo.

Irlanda a piedi Dublino

All’interno del College si trova una prestigiosa biblioteca la Old Library, la più grande del paese che ospita 4,5 milioni di libri. La sala dove questi si trovano si chiama Long Room ed è facile capire il perchè le hanno dato questo nome. Il corridoio centrale è lungo addirittura 65 metri e solo lì, sono contenuti oltre 200 mila volumi. Ci vollero 20 anni per costruire questa parte della biblioteca che dal 1801 raccoglie ogni singolo libro edito nel Regno Unito. La sua collezione è impressionante così come la sua grandezza che ispirò alcune scene del film di Harry Potter, dove qui è stato in parte girato.

Una curiosità sconosciuta a molti riguarda un’arpa conservata proprio in quest’ala del Trinity College. E’ molto antica, costruita tra il 1300 e il 1400, è la Brian Boru Harp. Assieme alla Lamond Harp e la Queen Mary Harp è tra le arpe gaeliche più antiche del Regno Unito. Porta il nome di un Re irlandese, ma il simbolo inciso sopra è della casata degli O’Neill e sebbene ci siano molte teorie sulla sua proprietà nel corso dei secoli, nessuna può essere confermata, senza che rimangano prove verificabili che indichino il proprietario originale o i successivi.

Irlanda a piedi Dublino

stemma della Guinness
euro irlandese

Proprio quest’arpa dal 1922 è il simbolo nazionale dell’Irlanda, raffigurata ovunque dalla bandiera agli euro irlandesi, ma la stessa arpa fu adottata come emblema molto prima dalla famiglia Guinness! La si vede raffigurata sulle bottiglie della sua birra, registrata come marchio di fabbrica nel 1876. Tuttavia c’è una sottile differenza tra i due simboli: dato che la Guinness aveva già registrato il marchio, il governo d’Irlanda decise di posizionare l’arpa al contrario.

La leggenda di Molly Malone

Paolo e Molly Malone

Ci incamminiamo tra le splendide vie del centro, dove gli antichi palazzi, stretti gli uni agli altri, paiono come volersi riparare dal freddo. A pochi minuti di distanza siamo arrivati alla St. Andrews Church dove al crocevia di due strade, troneggia la statua di uno dei personaggi più famosi d’Irlanda: Molly Malone. La sua è una storia struggente, forse neanche del tutto vera, ma che ha fatto sognare e lo fa tuttora il popolo irlandese. La pescivendola Mary, il cui nomignolo era presumibilmente quello di Molly, vendeva pesce con il suo carretto nelle strade della Dublino del 1600. Era una ragazza del popolo pescivendola di giorno e prostituta di notte. Morì a causa della febbre, si pensa il 13 Giugno del 1699, data in cui si celebra oggi l’annuale Molly Malone’s Day.

La particolarità di questo personaggio struggente che rispecchia un pò tutte le popolane di quell’epoca buia e difficile è che a lei è stata dedicata una canzone talmente famosa che affianca addirittura l’Inno Nazionale d’Irlanda. La ballata, conosciuta come “Cockles and Mussels” o “In Dublin’s Fair City” è ambientata nella Dublino del 1600 e racconta la storia della giovane Molly e della sua morte prematura. Il cuore d’Irlanda è veramente romantico e la figura di Molly è ormai nell’immaginario collettivo come un’icona della città di Dublino.

Molly malone

Irlanda a piedi Dublino

La statua eretta nel 1988 è visitata da ogni turista che viene in città e i suoi prorompenti seni accarezzati, in segno di buon augurio. Si dice che il suo fantasma circoli ancora tra le vie del centro portando il carretto e gridando: “Cockles and mussels, alive ” vongole e cozze fresche (vive). Molly Malone è l’inno ufficioso della città di Dublino, un caposaldo che si affianca alla celebre canzone nazionale Ireland’s Call, che accompagna le gare della squadra nazionale di rugby della Repubblica d’Irlanda nonché di alcune società sportive della capitale. C’è una meravigliosa e struggente canzone di Sinead O’Connor che canta di Molly, vi assicuro che sentita cantare nei pub, agli angoli delle vie o allo stadio è veramente toccante.

Il centro città

Dallo stretto crocicchio davanti alla statua di Molly, imbuchiamo la Suffolk, non prima di fermarci per fare qualche foto ad uno dei pub più antichi della città. Pare che l’O’Neills Pub sia uno delle migliori destinazioni per il pranzo della domenica, giorno in cui si mangia il carvery, l’arrosto domenicale. E’ affascinante lo stile vittoriano di questo pub dove, al suo interno, è possibile passare del tempo al calduccio chiacchierando con una pinta di birra in mano. Una volta dentro, quando gli occhi si abituano gradualmente all’oscurità, è possibile scorgere tanti angolini intimi dove rifugiarsi anche di giorno, a leggere un bel libro mentre fuori piove. Infondo è in questa parte di mondo che hanno inventato i pub, non c’è posto più suggestivo dove potervi fare visita.

Le strade di Dublino
pub O'Neill

Siamo nella parte di Dublino più antica. La Suffolk Street e l’adiacente St’Andrews Street hanno un carattere e una storia tutta loro, che risale ai primi giorni della città, quando i Vichinghi arrivarono qui nel 917 e gran parte del fiume Liffey si estendeva ben oltre i suoi attuali confini. Era sicuramente un’area paludosa, molto diversa da quella che ora è considerata il centro città. La chiesa di St. Andrews però è antica quasi quanto l’arrivo dei vichinghi, infatti si pensa che la prima struttura sia stata costruita nel 1160. Incendi e guerre l’hanno distrutta diverse volte e quella attuale, in stile revivalista gotico popolare, risale al 1866.

Dublino

Abituata a viaggiare in altri continenti, stare a Dublino mi è sembrato familiare, come essere a casa. Le vie strette, i palazzi antichi, la storia che inconsapevolmente si respira passeggiando per strada, mette tutti noi a proprio agio, regalando allegria ad ogni passo. Seguiamo una musica che si sente distintamente, stiamo arrivando a Grafton Street, la zona pedonale. Qui è possibile vedere tanti musicisti e cantanti che si esibiscono sul viale ed è impossibile non fermarsi ad ascoltare una bella voce. Ci tengo a farvi vedere questo video, girato sotto il periodo natalizio, proprio quando io sono stata a Dublino. Si vede bene la Grafton e la sua atmosfera di festa, gli artisti che la popolano e il meraviglioso clima che si respira.

I negozi sono vestiti a festa, le vetrine mi ricordano quelle sulla Fifth Av. a New York, curate e allestite come fossero enormi quadri ognuna con un tema ben preciso. Tantissimi sono i negozi di souvenir a tema celtico, impossibile non girarli tutti in cerca di qualcosa di interessante da portare a casa come ricordo. Prima di venire qui non avrei immaginato di trovare una città così colorata, incredibilmente vivace popolata da persone dinamiche e molto cordiali.

Irlanda a piedi Dublino

Una città per giovani

Inoltre Dublino è una città giovane, popolata da giovani. Un paese, l’Irlanda, storicamente conosciuto per le masse di emigrati in tutto il mondo che qui vengono a cercare fortuna. Prima della pandemia, Dublino aveva  raggiunto la rinascita grazie all’abbassamento delle imposte sul reddito delle società al 12,5%. Infatti nel 2015, l’economia irlandese era cresciuta di oltre il 26,3%, una cifra senza precedenti tra i paesi dell’OCSE. PfizerBoston Scientific e Johnson & Johnson, Facebook, Google, Apple, Twitter… sono soltanto alcune delle grandi società che hanno aperto da queste parti la loro sedi europee. In Irlanda le tasse sono le più basse d’Europa e questo paese ha ormai preso il posto di quella che un tempo era la Svizzera. Ma pare che un altro punto a favore di Dublino sia l’ospitalità, il CEO di Airbnb, Brian Chesky dice: ” Dublino ha l’ospitalità nel suo DNA… La città ha la reputazione di essere uno dei luoghi più ospitali e amichevoli del mondo“.

Irlanda a piedi Dublino

Articolo di Lara Uguccioni

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Justin
Justin
10 mesi fa

Spettacolare Dublino, l’ho girata a piedi in lungo e in largo e la trovo una delle città più belle d’Europa. Bell’articolo Lara, quando parli di storia lo sai fare coinvolgendo tutti noi lettori.

Kathy
Kathy
11 mesi fa

Dublino è magica, sono stata lì per quasi un anno e ci tornerei subito. Tanti amici, colori e sapori fantastici, mi manca tanto!

Eliana
1 anno fa

Molto spesso guardò se ci sono buone offerte per Dublino perché è una capitale che mi manca, non sono mai stata in Irlanda, e perché la trovo eccezionale te a misura d’uomo con tanti monumenti da vedere con una bella passeggiata!

ANTONELLA
1 anno fa

che commozione riascoltare la voce di Sinead O’Connor e la struggente storia di Molly Malone. Dublino è nella mia lista dei desideri da tempo e ho letto con molta avidità il tuo articolo che mi tengo salvato per il mio prossimo viaggio

Lory
Lory
1 anno fa

The point of view of your article has taught me a lot, and I already know how to improve my little blog… thank you Lara!

Teresa
1 anno fa

Sono stata a Dublino qualche anno fa, accompagnavo dei ragazzi per una vacanza studio; è stata una bella esperienza anche se faticosa. Come te, ho girato la città soprattutto a piedi e ne ho adorato ogni singolo angolo. Ci tornerei tanto volentieri!

Alma
Alma
1 anno fa

Ma bella questa Dublino! Le foto sono bellissime davvero

Paolo Roghi
Paolo Roghi
1 anno fa

Ma quanto è bella Dublino! Ci sono stato un paio di volte e un’altra di passaggio mentre facevamo un tour per l’Irlanda. HO AMATO LA GENTE, I LOCALI STRAPIENI, L’ALLEGRIA CHE SI RESPIRA. Un posto incredibile.

Matteo P.
Matteo P.
1 anno fa

Ho abitato a Dublino per 4 anni, fino al 2018, dopo l’università sono andato a lavorare là. Dovevo rimanere 6 mesi ma sono rimasto, che bei ricordi, è una città sorprendente e non è detto che io ci ritorni a breve.

Silvia The Food Traveler
Rispondi a  Matteo P.

Quello a Dublino è stato il primo viaggio all’estero dopo la riapertura del Covid e, pur non avendo mai amato alla follia questa città già quando l’avevo visitata in passato, del viaggio del 2021 conservo un bellissimo ricordo. Era estate, le temperature erano piacevoli, c’era di nuovo aria di (quasi) libertà. Bere birra, ascoltare musica e guardare la gente che passa lungo le vie di Dublino è stato un piacevole ritorno alla normalità.

Carmine
Carmine
1 anno fa
Rispondi a  Matteo P.

se volessi venire a dublino nella citta vecchia per la festa di san patrizio , dove potrei alloggiare senza spendere troppo , saremo due famiglie e vorremo girare e visitare la citta a piedi

Lucrezia M.
Lucrezia M.
1 anno fa

Che belle foto e che bella atmosfera che si respira in questa città! sai che non lo sapevo, sempre focalizzata su Londra, ma credo che alla prox andrò a Dublino. Grazie Lara!

Libera
Libera
1 anno fa

Adoro Dublino e ci vado spesso perché ci vive parte della mia famiglia. Il centro è vivibile e a misura d’uomo, apprezzo molto la possiiblità di potersi spostare a piedi.

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