Passare un Thanksgiving in una cabane à sucre del Québec
Siamo a novembre, il mese del Thanksgiving Day statunitense, celebrato tra parate nelle strade delle più grandi città, pranzi luculliani attorno a tavole imbandite e saldi pre-natalizi. Non tutti sanno però che il Giorno del Ringraziamento è festeggiato anche nello Stato del Canada, dove la celebrazione però, differisce tra regione e regione. In alcuni luoghi come il Quebéc, non è infatti giorno di vacanza. Si lavora e si va a scuola normalmente e, anche se la giornata è vissuta in modo rilassato, le famiglie propendono comunque a stare unite mangiando il famoso tacchino arrosto. Svolgendosi all’inizio di ottobre, quando il tempo è solitamente ancora adatto per un’escursione o una piccola vacanza, la festa si passa solitamente all’aria aperta.
Quest’anno, Paolo ed io abbiamo passato il nostro Thanksgiving Day in Quebéc, all’insegna del buon cibo, della divertente compagnia, musica folkloristica e panorami mozzafiato, in una tipica capanna dello zucchero. Costruite nel cuore del bosco, le cabane à sucre hanno lo scopo di trasformare in sciroppo la linfa d’acero raccolta in primavera. In alcune capanne si può addirittura pranzare, in altre invece, si trova a fianco un locale, dove sono servite pietanze a base di sciroppo d’acero. E’ un’esperienza incredibile, dove è possibile conoscere una delle tradizioni più antiche del Canada, attraverso una visita guidata e un pranzo abbondante. Non c’è modo migliore per passare il Giorno del Ringraziamento in Quebéc!
Origini e differenze del Giorno del Ringraziamento canadese
Ci sono alcune differenze tra la festa del Thanksgiving americano e dell’Action de grâce canadese, come lo chiamano in Quebéc. La prima riguarda appunto il giorno stabilito nel quale celebrarlo: se negli States cade ogni quarto giovedì di novembre, in Canada si fa festa ogni secondo lunedì di ottobre. E’ vero che dal 6 novembre 1879, giorno in cui si decise di festeggiarlo, la data è cambiata più volte. Da aprile è stata spostata ad un giovedì di novembre, fino al 1957, quando il governo dichiarò ufficialmente che il Ringraziamento si sarebbe svolto il secondo lunedì di ottobre. Ciò ha assicurato che il Thanksgiving Day e il Remembrance Day (11 novembre), non si sovrapponessero. L’Action de grâce canadese oggi si allinea con il Columbus Day e la Giornata dei popoli indigeni negli Stati Uniti, celebrate entrambe il secondo lunedì di ottobre.
Pochi italiani conoscono la storia del primo Giorno del Ringraziamento americano e di come è nato, della storia dei Padri Pellegrini e dell’alleanza con i nativi Wampanoag. Ancor meno si conosce la storia del Ringraziamento canadese, che pare sia più antica della sorella americana. Questa tradizione ha avuto origine con la festa del raccolto, una celebrazione autunnale intesa a mostrare apprezzamento per il generoso raccolto della stagione estiva. Tuttavia, il Ringraziamento originariamente riguardava meno la celebrazione del raccolto e più il ringraziamento a Dio, per aver tenuto al sicuro i primi esploratori mentre si avventuravano nel Nuovo Mondo.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
Il primo resoconto di una cena del Ringraziamento risale al 1578, quando l’esploratore inglese Martin Frobisher e il suo equipaggio, tennero un banchetto speciale. Attraverso la condivisione del cibo, ringraziarono Dio di aver concesso loro un passaggio sicuro attraverso il Nord America settentrionale, in quello che è oggi il territorio canadese del Nunavut. Successivamente si ha notizia di un altro giorno speciale, quello in cui avvenne una grande festa in onore della guarigione del Principe di Galles nel 1872. Oggi la tradizione vede questa giornata come un motivo per riunire la famiglia e celebrare l’inizio dell’autunno che in Canada è a dir poco meraviglioso. Via libera quindi a pranzi abbondanti con i prodotti del raccolto appena avvenuto, che solitamente si svolgono la domenica anziché il lunedì di festa, perchè come dicevo, in alcune regioni il lunedì non è giorno festivo.
Durante la rivoluzione americana, i fedelissimi all’Inghilterra si trasferirono in Canada portando con se usanze del Ringraziamento. Ci sono molte somiglianze quindi tra il cibo servito nel Giorno del Ringraziamento, in entrambi i paesi. In primo piano c’è ovviamente lui, Mr. Turkey, il tacchino arrosto, tanto importante che, spesso, questa giornata viene chiamata Turkey Day. In Canada le famiglie si riuniscono con amici e parenti, ma non succede spesso che viaggino lungo tutto il paese per rincontrarsi, così come accade negli States. A rallegrare la tavola apparecchiata con i colori tipici dell’autunno, anche in Canada si mangia purè di zucca e patate dolci, sformati di carne accompagnati da salsa di mirtilli rossi e mostarda.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
Ci sono però alcune differenze tra le ricette canadesi e quelle americane. La torta di zucca canadese è speziata, con zenzero, noce moscata, chiodi di garofano e cannella, mentre quella americana è tipicamente dolce e contiene crema pasticcera. I canadesi cuociono le patate dolci schiacciandole in una purea, mentre gli americani aggiungono burro, zucchero e spezie per fare una casseruola condita con marshmallow. Inoltre i canadesi, per il ripieno del tacchino, utilizzano briciole di pane o riso. Negli Usa, il ripieno varia a seconda della zona. Negli stati del sud è fatto con pane di mais, negli stati orientali vengono usate le ostriche, mentre negli stati del nord, si usa il riso come in Canada. Infine, per la cena del Ringraziamento, i canadesi servono tradizionalmente panini a base di grano, mentre gli americani tendono a servire panini di mais, muffin o pagnotte a fette.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
A Quebéc City ho mangiato una fetta di torta di carne con le mele, accompagnata da una fruits maison, macedonia dolce di frutta. E’ un piatto tradizionale molto popolare e vi assicuro, buonissimo. Ovviamente i sapori della cucina italiana sono completamente differenti, difficilmente da noi si trovano piatti salati accompagnati da qualcosa di zuccherino. In Italia non si mescola il dolce con il salato e separiamo le pietanze, diversificandole anche con i nomi. Contorni, primi, secondi, antipasti e così via, mentre in buona parte del resto del mondo, spesso il pasto viene servito in un piatto unico. E’ vero, noi siamo i principi della cucina, ma non fatevi scappare l’occasione di assaggiare piatti diversi durante i vostri viaggi. Mai cercare l’Italia all’estero, in primis ne rimarrete delusi e vi sarete fatti scappare l’occasione di stuzzicare il vostro palato con altri colori di gusto.
Una curiosità che avvicina il popolo canadese ai cugini statunitensi, è che il calcio fa parte della tradizione del Ringraziamento anche in Canada. Ogni anno infatti, viene trasmesso a livello nazionale il Canadian Football League, in cui quattro squadre giocano appositamente per il Thanksgiving Day. Una curiosità è che il Black Friday e il Cyber Monday di novembre, parte importante della stagione negli Stati Uniti, sono, per i canadesi, poco importanti. Non c’è una vera mania dello shopping post-Ringraziamento e questo da ai canadesi la possibilità di concentrarsi esclusivamente sulla celebrazione del raccolto, sulla bellezza della natura e l’inizio di una nuova stagione.
Un Thanksgiving Day nella capanna dello zucchero
Ottobre, qui in Quebéc è la mattina del giorno del Ringraziamento. Lasciata di buon’ora la città, partiamo alla volta di un luogo straordinario, al limitare della foresta, intriso di fascino e tradizione secolare. Situata a metà strada tra Montreal e Quebec City, la capanna dello zucchero di Chez Dany è sicuramente una delle più famose e frequentate dai viaggiatori di tutto il mondo. E’ lì che siamo diretti e nonostante la sua popolarità, non è un luogo commerciale, tutt’altro, ha un’impronta familiare e accogliente. Questo Sugar Shack, detto all’americana, è nel cuore della bellissima regione mauriziana, a Trois-Rivières e lo si trova uscendo all’uscita 192 dall’autostrada 40. Un piccolo angolo di paradiso, immerso in una natura spettacolare, dove si viene accolti dai colori autunnali del bosco retrostante la piccola capanna.
Le 𝗖𝗮𝗯𝗮𝗻𝗲 à 𝘀𝘂𝗰𝗿𝗲, letteralmente le “capanne dello zucchero”, sono i luoghi in cui avviene la raccolta e la lavorazione dello sciroppo d’acero. Sono sparse per il Canada orientale e il nord del New England, una delle zone più belle che io abbia mai visitato negli USA. Sap house, sugar house, sugar shanty o sugar cabin sono i nomi con cui sono chiamate queste deliziose baracche. Qui la linfa zuccherina dell’acero è lavorata dopo la raccolta che avviene all’inizio della primavera in aree di coltivazione note come sugarbush o sugarwoods. Le varietà più scure presentano un maggiore sentore minerale e un gusto più marcato; preferite alle varietà più chiare, sono servite con dolci e pancake.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
Già gli irochesi del Canada conoscevano la lavorazione della linfa d’acero. Una leggenda narra infatti che un bel giorno, un nativo vide uno scoiattolo leccare la corteccia di un albero. Incuriosito, andò ad assaggiarla, scoprendo una linfa dolce e gustosa. I nativi incominciarono così a conoscerla e ad usarla per arricchire i pasti dando contemporaneamente energia al corpo. In origine, il liquido veniva trattato in modo da ottenere dei cristalli che fungevano da surrogato dello zucchero di canna. Solo in seguito si scoprì la possibilità di ricavarne un vero e proprio sciroppo altamente nutritivo. La produzione mondiale dell’oro del Quebéc, come lo chiamano qui, è prodotta per il 70% proprio in questa regione.
Ad oggi il processo di fabbricazione è divenuto alquanto popolare, una parte importante della cultura canadese. Ecco che almeno una volta l’anno, gli abitanti delle città partono alla volta degli Sugar Shack dove piatti a base di sciroppo d’acero sono serviti in un’atmosfera rustica e casareccia. Oggi pranziamo proprio qui, dopo aver scoperto come i nativi iniziarono la raccolta di questa preziosa acqua dorata e come ancora oggi, si estrae dai magnifici aceri del Nord America. In Canada ho imparato che lo sciroppo d’acero non lo si usa solo per i pancake, ma è ottimo anche per dolcificare caffè, tè e yogurt. Inoltre è buono accostato ai formaggi e a diversi piatti salati, lontani dal gusto italiano, ma non per questo meno appetitosi.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
Accolti da Dany e dal suo team, entriamo in un incantevole ambiente rustico dal gusto familiare ed accogliente. E’ una calda atmosfera tipica delle foreste del Quebéc, dove la musica folk di una fisarmonica mi fa subito sentire a casa. Sono nata in Romagna, la terra dove è nato questo meraviglioso strumento che ha accompagnato la mia infanzia, tra balli nelle balere e feste di paese. Sì perchè è in Romagna che la fisarmonica nasce dalle mani di un falegname del piccolo paese di Mondaino, Antonio Galanti. E’ una storia che ha più di 100 anni, iniziata quando le donne portavano lo “zinale” e il fazzoletto in testa, mentre gli uomini avevano da poco posato la zappa per diventare dei veri maestri nel creare casse armoniche. Sono i figli di Antonio che all’inizio del 1900, portano le fisarmoniche del papà dall’altra parte dell’oceano, in America.
“Siamo nell’America degli anni ’20 del Novecento. Tra gli immigrati di mezza Europa in cerca di un sogno da realizzare ci sono anche Robert, Domenico ed Egidio di Mondaino che attraversato l’oceano, vanno alla ricerca di fortuna. Li chiamavano anni ruggenti quelli, Roaring Twenties detta “alla ‘mericana”, sfavillanti perchè favoriti da una forte industrializzazione, da ideologie stravaganti e sempre più tolleranti. Un decennio antiproibizionista, libertino dove il jazz faceva da sottofondo ad un dinamismo culturale senza precedenti. Un’epoca si può dire, per molti punti di vista irripetibile. E’ proprio in questo contesto che nasce la Robert Galanti & Bros. (brothers) fabbrica venditrice di fisarmoniche, che si afferma come marchio di eccellenza.” Dall’articolo Fisarmoniche Galanti, dalla Romagna a New York solo andata.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
La melodia allegra e struggente della fisarmonica mi ricorda la mia Romagna e lo spirito italiano. Ritrovo il folk romagnolo a 7.700 km da casa e penso a come una terra così lontana sia, attraverso la musica, legata alle mie radici. Bizzarro il fatto che proprio nel mio primo giorno del Ringraziamento, vissuto dove realmente si celebra questa festa, io ritrovi sensazioni che mi portano, con la mente, alla terra natia. Siccome non credo alle coincidenze, voglio pensare che ci sia un leitmotiv ad intrecciare, come un tema musicale, i due diversi mondi. La melodia allegra e scanzonata dai rimandi tipicamente francesi e irlandesi, simile ad una polka con un accenno di valzer e una spruzzata di quadriglia, le tovaglie a quadrettini e l’atmosfera montana, mi fanno sentire la benvenuta.
Non potevo essere che qui, in un luogo remoto, ma allo stesso tempo familiare. Sono nel posto giusto che è a sua volta, parte di un mondo più grande, dove ogni cosa da la mano a quella vicina, formando una lunga catena di connessioni. Molti pensano che non ha senso festeggiare ricorrenze di altri paesi, non riuscendo a capire che ogni festa, ogni celebrazione, ogni tradizione, fa parte del mondo intero. Tutti noi apparteniamo ad un unico pianeta, come nel gioco del Tetris, ogni tassello si collega al suo vicino e si unisce formando un unico schema. Come in un videogioco nato da un calcolo perfetto, tutto è in relazione con tutto e senza l’altro, il gioco non potrebbe continuare.
Un menù da campioni: dolce e salato in un unico piatto
Il pranzo nella grande sala è servito su lunghi tavoli condivisi, dove ogni ospite può interagire con il suo vicino. Via libera ad un menù decisamente “importante”, simile ad una colazione, o se vogliamo, ad un brunch. L’usanza culinaria d’oltremanica è una realtà condivisa dai paesi anglosassoni europei così come da tutta l’America del nord. Il brunch è infatti un incontro tra una colazione, breakfast ed un pranzo, lunch, ma oltre alla fusione linguistica c’è quella alimentare e nutrizionale. Il dolce incontra il salato, un insieme di sapori unici, spesso serviti nello stesso piatto.
La portata d’apertura è una crema di piselli servita con dei ciccioli di maiale chiamati oreille de crisse. La accompagna il caribou, un vin brulè caldo, delizioso e molto dolce, chiamato così per onorare gli antichi abitanti nativi. Infatti il sangue di caribou veniva bevuto per riscaldarsi, per dare energia e introdurre il pasto. A seguire ci viene servito del prosciutto affumicato con legna di acero e la tourtière, uno sformato di carne tipico della regione del Quebéc. Non poteva mancare la frittata al forno, caratteristica nelle colazioni canadesi e delle ottime patate fritte, tagliate in spesse rondelle. Dal sapore tipicamente canadese sono i fagioli dall’aspetto familiare, perchè cucinati nel pomodoro, ma dal sapore dolce per via del succo d’acero e del ketchup.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
In Canada i fagioli al forno sono un classico piatto di comfort food che si abbina bene con una varietà di carni come manzo, maiale, agnello e persino pollo. Li ho mangiati in diversi posti, soprattutto la mattina a colazione e ogni volta erano dolcissimi, quindi credo che vengano sempre cucinati allo stesso modo, con l’aggiunta sporadica di pancetta. Altro contorno sono state le barbabietole rosse marinate che io adoro. Dopo tutto questo ben di Dio, annaffiato da fiumi di sciroppo d’acero, ci sono stati serviti dei classici e morbidi pancake con tè e caffè. Vi chiederete: “Hai davvero mangiato tutte queste cose?” La risposta è sì, anche solo un morso, ma ho dovuto assaggiare tutto.
Io faccio onore alla tavola, soprattutto se si tratta di cibo casareccio, inoltre uno degli scopi del viaggio è quello di integrarsi nelle tradizioni, costumi e usanze del luogo visitato. Ebbene sì, ogni scusa è buona per mangiare! Il pranzo è stato accompagnato da un piccolo concerto dove la proprietaria si è esibita con uno strumento che non avevo mai visto: dei cucchiai di legno. Se ho ben capito si chiamano stepettes e producono un suono simile alle nacchere. Sono uno strumento a percussione, due cucchiai vengono colpiti con la mano oppure battuti contro la gamba. Appartengono al folklore di questa terra, strettamente legati alla cultura Métis, cioè dei discendenti dei matrimoni tra nativi con franco-canadesi, inglesi e scozzesi.
I cucchiai accompagnano il violino o la fisarmonica e vengono suonati durante le riunioni di famiglia. Bello pensare che se li hanno suonati per noi, è stato un modo, per i proprietari, di darci il benvenuto nella loro casa.
Thanksgiving cabane à sucre Québec
Dopo una visita al negozio di souvenir della cabane, in esterno ci aspetta il maple taffy, un lecca lecca di sciroppo d’acero caldo. Qui Paolo ha dato il meglio di sé, infatti credo ne abbia mangiati cinque o sei, perchè basta un lecca lecca per tornare bambini. «Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate di essere in grado di farlo.» Questo diceva Peter Pan, perchè è quello che succede nella vita quando si cresce. Ci si convince di non essere più in grado di assaporare la magia dei momenti. Si crede che la fantasia non sia una cosa importante, persuasi che non possa essere possibile tornare bambini.
Per Paolo non è stato così, è bastato un lecca lecca, un piccolo e semplice gesto che l’ha catapultato dritto nell’infanzia, come un’Alice nel paese delle meraviglie. Contagioso ovviamente, ed ecco le nostre risate per la sua faccia estasiata, per la felicità di possedere un dolcetto, per la sensazione di libertà che scorre dentro. Se è così bello e inarrestabile tornare bambini, ben vengano le mangiate da grande soirée, l’atmosfera unica dell’autunno, la musica folk e le capanne dello zucchero. E benvenuti quei 6 lecca lecca che ci hanno dato la voglia di ridere a crepapelle, perchè e ne sono convinta, bisogna saper tornare bambini per imparare ad essere grandi.
Articolo di Lara Uguccioni
Che bell’articolo! Mi hai fatto vivere il Thanksgiving canadese come se fossi lì con te, tra i profumi dello sciroppo d’acero e il calore delle cabane à sucre. Hai un modo di raccontare che incanta: mescoli storia, tradizioni e dettagli personali in modo così naturale che si sente tutta la tua passione per i viaggi e la scoperta.
Paola mi hai detto una delle cose più belle che si possano dire ad una viaggia/scrittrice! Mi sono emozionata!! Grazie, grazie e ancora grazie; sapere di toccare “corde” interiori, di poter portare i lettori dentro alla storia assieme a me è tutto ciò che chiedo. Un abbraccio 🙂
Quando abbiamo visitato il Canada in viaggio di nozze eravamo “fuori stagione” e nemmeno sapevamo che anche loro avessero il loro giorno del ringraziamento. Ma il Canada ci è entrato nel cuore e i tuoi racconti stanno alimentando un fuoco che non si è mai spento. Quando torneremo in Canada faremo tesoro delle tue esperienze.
Ah è stupendo il Canada hai ragione Kry, volevo tornarci quest’anno ma i prezzi sono lievitati e mi sa che aspetterò che scendano perchè comunque un altro giretto vorrei farcelo
Wow, non conoscevo tutte queste informazioni sul Giorno del ringraziamento. Grazie mille, i tuoi racconti mi fanno sempre fare un salto in un film americano facendo conoscere i lati più curiosi e interessanti!
Grazie Sara 🙂 che bel complimento che mi hai fatto !!
Conosco bene quella cabane: le più famose però sono altre 😆
Provvederò a visitarle allora 🙂
Le tradizioni locali, soprattutto gastronomiche, mi interessano sempre molto perchè rivelano tantissimi aspetti della cultura di un popolo. Il Thanksgiving in versione canadese proprio non lo conoscevo, ma conoscevo le cabanes a sucre e devo dire che l’idea di trascorrere lì questo giorno speciale tra buona cucina ed un’atmosfera allegra mi piacerebbe tantissimo.
Ciao Raffaella, a me è piaciuto un sacco! Adoro le tradizioni dei luoghi che visito e passarlo qui è stato come essere parte di qualcosa.
Interessante questo articolo, non conoscevo tutte queste informazioni sulal festa del ringraziamento, pensavo fossero un po’ tutte uguali. E bellissima questa capanna, dev’essere proprio bello vivere questa festa lì!
Sì Lara ci siamo divertiti tanto! Poi la location era stupenda, il bosco sembrava in fiamme da quanti alberi rossi c’erano e la locanda era accogliente, proprio come una casa.
Spero che il Thanksgiving canadese non sia tanto controverso come il cugino statunitense! A me lo sciroppo d’cero piace poco, o forse non ho provato quello buono! Ma comunque la “capanna” è mervigliosa!! 😀
Il Thanskgiving canadese non ha quasi nulla a che fare con quello americano, è un ringraziamento alla terra e a quello che da, un pò come lo festeggiavano le antiche religioni pagane.
Mi hai portato con te in questo luogo lontano, ho assaporato la cucina dolce salata e ascoltato il suono della fisamornica, bella atmosfera e bellissimo articolo
Grazie Bru, sei sempre gentile e carina, per questo ti ringrazio tanto. Hai capito perfettamente lo spirito della giornata di festa e della bellezza di essere parte di qualcosa. Un abbraccio!
mi è piaciuta tantissimo la parte della fisarmonica legata alla Romagna…è così bello vedere fondersi due culture diverse ed è proprio come dici te, è assurdo fossilizzarsi sul voler festeggiare solo le proprie tradizioni e non osservare quelle degli altri!
Esatto Martina, hai centrato il punto. Io viaggio per conoscere ma anche per essere parte del mondo. La Terra è la mia casa, tutta e la festeggio con il mio popolo: gli esseri umani!
Una bella sensazione trovarsi in un paese lontano, e scoprire un pezzetto di casa anche lì: connessioni che avvicinano mondi e popoli diversi e scaldano il cuore.
E’ così Teresa, è un’emozione grande che ti fa sentire parte di un tutto. In più è come tornare a casa, ma senza prendere l’aereo!
Io ho passato proprio lo scorso anno il giorno del Ringraziamento a New York senza però mangiare l’abbondante pasto che avete gustato voi! Magari il prossimo anno sceglierò il Quebec!
E io Marina andrò negli States così facciamo un change 🙂 Il Thanksgiving in Usa mi manca… Sarà stata bellissima la parata a NY!!!