New York,  Si fa per parlare

Auguri all’Empire State Building che compie 90 anni

Il primo di maggio, il più famoso grattacielo d’America, ha compiuto 90 anni. L’Empire State Building, con i suoi 443 metri di altezza, 102 piani, 70 ascensori e 6.500 finestre, è una delle opere ingegneristiche di maggiore spicco della grandiosa New York. Ha fatto da sfondo a decine di film, tra cui il leggendario King Kong del 1933, l’avanguardistico Empire di Wharol, il vecchio Superman del 1980, facendo sognare tutti noi che in esso abbiamo visto un simbolo di libertà e progresso. Quella dell’Empire è una lunga e interessante storia che parte dal progetto dello studio Lamb & Harmon che lo disegnò in sole due settimane.

Passando per il terribile incidente del 1945, quando un aereo dell’Esercito vi si schiantò, l’Empire è arrivato ai giorni nostri e scelto come una delle prime attrazioni della Grande Mela, visitato da più di 4 milioni di turisti all’anno. Nonostante i suoi 90 anni, questa meraviglia architettonica in stile art decò fa ancora parlare di se. Nel luglio scorso è stato il primo edificio turistico ad essere riaperto al pubblico dopo il lock down di New York, diventando così, per la città un vero simbolo di ottimismo e resilienza.

La storia del grattacielo più famoso del mondo

Correva l’anno 1827 e la proprietà dove ora sorge l’Empire venne acquistata dall’illustre famiglia Astor, di origine tedesca, i cui componenti erano al tempo noti come “i proprietari terrieri di New York”.
Qui fecero costruire la loro residenza e negli anni a venire, anche un grande albergo chiamato Waldorf Astoria (il nome Astoria deriva proprio da questa facoltosa famiglia). L’hotel chiuse i battenti nel 1929 per trasferirsi nell’attuale location di Park Avenue. Il terreno con i suoi palazzi fu comprato da  J.J. Raskob dirigente della General Motors che, con altri soci fondò Empire State Corporation finanziando la costruzione del grattacielo che ne prese il nome.

operaio al lavoro 1930
Un operaio edile fissa le travi durante la costruzione dell’Empire State Building, New York City, intorno al 1930. Sullo sfondo (a destra) c’è il Chrysler Building. (Ph Lewis Hine/National Archive/Newsmakers)

Lo scavo delle fondamenta iniziò il 22 gennaio del 1930 su un progetto sviluppato in appena 2 settimane dallo studio Lamb & Harmon in tipico stile art decò. Importante è capire il contesto storico in cui ci troviamo. New York stava vivendo una incredibile espansione demografica tanto che nei primi anni del ‘900, superò di gran lunga gli abitanti di Londra, da sempre considerata la città più estesa al mondo. La Grande Mela era inoltre in un momento di espansione commerciale. Considerando la struttura geologica del terreno di Manhattan, che si prestava alla costruzione di grandi strutture, in quegli anni vennero eretti numerosissimi grattacieli per ospitare uffici e appartamenti.

foto durante la costruzione
foto archivio getty
Tutte le foto sono dell’ Archivio Getty
operai al lavoro
Gli operai sollevano una sezione della protezione del parapetto in acciaio inossidabile che sarà eretta sull’osservatorio all’86 ° piano dell’Empire State Building a New York, il 21 novembre 1947, come barriera fisica contro i suicidi. Il costo della barriera sarà di circa $ 30.000.

Empire State Building

I lavori di costruzione impegnarono 3.400 operai di origine italiana e irlandese, affiancati da una minoranza Mohawk proveniente dal Canada. Quest’ultimi assunti per la loro capacità di stare in equilibrio anche ad altezze considerevoli. Per la estrema ed avanzata tecnologia la costruzione dell’Empire fu incredibilmente rapida tanto che, nell’ultimo periodo, vennero eretti fino a 4 piani a settimana. Si dice che l’idea per l’Empire State Building sia nata da una competizione tra Walter Chrysler della Chrysler Corporation e John J. Raskob della General Motors, per vedere chi poteva erigere l’edificio più alto.

Infatti, in corso d’opera vennero aggiunti dei piani all’Empire per togliere il primato di grattacielo più alto al mondo al vicino Chrysler Building. L’inaugurazione si tenne il 1 maggio del 1931, presenti personaggi di spicco: il sindaco Walker e il governatore dello stato di New York Franklin D. Roosevelt. “L’edificio passò alla storia per i suoi primati. Il grattacielo più alto del mondo, quello costruito più velocemente e il primo ad avere più di cento piani, divenendo presto uno dei simboli di New York e dell’America stessa. L’evento inaugurale culminò con un pranzo dall’ottantacinquesimo piano che venne ricordato come «il pranzo più alto del mondo», mentre il giorno successivo l’edificio aprì ufficialmente al pubblico.

La ripresa economica

veduta dell'Empire State Building

La costruzione dell’Empire coincise con il periodo della grande depressione, che alla fine degli anni ’20 sconvolse l’economia mondiale trascinando i suoi postumi fino alla fine degli anni ’40. A causa della recessione si ebbe un calo della domanda, il commercio diminuì considerevolmente così che gli spazi adibiti ad uffici del seppur nuovo ed efficiente grattacielo, furono lasciati sfitti o invenduti. Per non far notare la grave difficoltà in cui versava l’azienda e tutto il progetto, si arrivò allo stratagemma di accendere le luci in alcune parti dell’edificio per non far notare la grave mancanza. A salvare la società dalla bancarotta fu l’idea di costruire sulla sua sommità, un osservatorio ed aprirlo al pubblico. La incredibile altezza dell’Empire State Building salvò dal disastro la società.

La grande terrazza dell’86° piano lo rese una delle attrazioni turistiche più importanti di New York. Inoltre costruirono una cappella negli spazi adiacenti dove era possibile sposarsi. Gli utili del primo anno andarono così a coprire gli affitti perduti e a risollevare le sorti dell’intero sistema. La vera ripresa economica avvenne solo alla fine degli anni ’40, quando l’Empire cambiò ripetutamente proprietario. E’ però detto che il grattacielo divenne famoso nel mondo già nel 1933. Fu scelto infatti come luogo della scena finale del film King Kong che lo consacrò un’icona cinematografica. Nel 1945 fu teatro di un terribile disastro: un aereo dell’aeronautica militare degli US, si schiantò tra il settantottesimo e il settantanovesimo piano del grattacielo causando la morte di 14 persone. Trovate qui il mio articolo sull’argomento: Misteri e curiosità di New York.

L’Empire State Building oggi

Quando si progetta un viaggio a New York e si organizzano i vari tours nei punti di maggiore interesse, visitare l’Empire è quasi sempre ai primi posti della lista. E’ costoso visitare il suo osservatorio, è quindi consigliabile includere il tour in un biglietto multi visita che si trova tranquillamente in internet. Paolo ed io infatti, dato che eravamo già stati all’osservatorio del Rockfeller, ci siamo limitati a visitarlo internamente. Ne vale assolutamente la pena, soprattutto per chi è attratto dall’art decò, di gusto prettamente francese che al tempo riformò l’estetica dell’ambiente esistenziale moderno.

interni dell'Empire State Building

L’art decò espatriò tardi verso gli Stati Uniti raccogliendone il gusto aerodinamico per utilizzarlo soprattutto nel disegno industriale. In America il nome varia in Streamlining, usato anche per migliorare le prestazioni di aerei ed auto dell’epoca. Le forme eleganti e seducenti dell’art decò, usate per arredare e decorare gli interno dell’Empire State Building, servirono ad allettare il compratore.

Marmo bianco, nero e rosa decorano l’atrio tra una serie di simboli “dell’era moderna raffigurati in medaglioni metallici cromati incastonati nelle pareti e finiture in alluminio e foglia d’oro a 23 carati.” L’ampio utilizzo di marmo si estende anche per le parti comuni dell’edificio. Gli ampi corridoi, gli ascensori e alcuni saloni sono rivestiti completamente in marmo verde, marmo Cardiff e Westfield di origine locale per un totale di circa 30.500 metri quadrati. Le foto non rendono il vero scintillio delle decorazioni degli elementi metallici finemente cesellati in composizioni che quasi paiono alchemiche e misteriose.

Empire State Building

Come 90 anni fa, l’Empire e’ simbolo di ottimismo, una delle prime attrazioni a riaprire ai visitatori il 20 luglio 2020 dopo il primo lockdown. Negli ultimi anni il grattacielo è stato ristrutturato e ammodernato al costo di 165 milioni di dollari. La nuova terrazza panoramica al 92° piano, a cui si accede con uno spettacolare ascensore di vetro, e stupefacente. In più c’è uno spazio adibito a museo e un nuovo ingresso. L’Empire State Building, oggi alimentato a energia eolica, ha oltre 70 ascensori, 6.500 finestre e 100 chilometri di tubature, la sua scala ha 1.860 scalini. Due terrazze di osservazione godono di una spettacolare vista panoramica che nei giorni migliori, permette di vedere il Massachusetts e il Delaware.

 Icarus – stampa alla gelatina d’argento – 1930

Questa è la foto più famosa della costruzione dell’Empire, scattata da Lewis Hine durante la costruzione ed esposta al MET MUSEUM. Si intitola Icarus, nome ispirato alla leggenda del figlio di Dedalo, che morì per essere arrivato troppo vicino al sole. Hine ovviamente non vede la morte in essa, ma vuole celebrare la grazia e la giovinezza dell’uomo che sembra danzare volando libero nel cielo.

Articolo di Lara Uguccioni

Citazioni e fonti:
it.wikipedia.org
corriere.it

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ANTONELLA MARIA MAIOCCHI

Chissà chi era quell’intrepido operaio che è diventato a sua insaputa il soggetto di una foto iconica? Romanticismo a parte, adoro New York e sono riuscita a salire ben due volte sull’Empire. L’emozione era così forte che non mi sono neppure accorta della bellezza dei marmi e delle decorazioni della hall e degli ascensori e ti ringrazio per averli sottolineati

Libera
Libera
2 anni fa

Ricordo il giorno che ho visitato l’Empire Satte Building, che emozione! Sono così appassionata della Grande Mela che ho arredato quasi tutta la mia casa a tema NY. Pensa che sul mio letto ho proprio una foto di questo gigante.

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